Mattarella: “Nessuno è fuori dalla pandemia se non ne escono tutti, Africa ed Europa unite”

Il presidente della Repubblica apre i lavori della Conferenza ministeriale "Incontri con l'Africa". “La vera risposta sta nel favorire l’industria farmaceutica africana, l’Ue investe un miliardo”. Migrazioni, “tutti collaborino o ne veniamo travolti”

Mattarella: “Nessuno è fuori dalla pandemia se non ne escono tutti, Africa ed Europa unite”

“Nessuno potrà dire di essere fuori dalla pandemia fino a quando non ne saremo tutti fuori e questo vale particolarmente per due continenti così vicini e così legati come Africa ed Europa, così prossimi da costituire un’unica Regione, unita piuttosto che separata dal Mediterraneo”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aprendo i lavori della Conferenza ministeriale “Incontri con l’Africa”.

“All’Africa solo il 2% dei vaccini, problema di equa distribuzione”

“Sfide comuni ci interpellano e richiedono un impegno comune a a partire dall’emergenza sanitaria. Seppure ci stiamo lasciando alle spalle, come speriamo, il periodo più buio, molto resta ancora da fare. L’Africa, che ospita il 17% della popolazione mondiale, ha ricevuto soltanto il 2% della produzione mondiale dei vaccini. Vi è quindi, prima di ogni altra cosa, un problema di equa distribuzione che va risolto presto ed efficacemente” ha detto Mattarella.

“La vera risposta sta nel favorire l’industria farmaceutica africana, l’Ue investe un miliardo”

“L’Unione europea, che sta decidendo di condividere 450 milioni di dosi a beneficio dei Paesi che hanno avuto scarso accesso ai vaccini, ha compiuto un passo nella giusta direzione. Ma la vera risposta sta nel favorire lo sviluppo di una industria farmaceutica africana che consenta di mettere a valore le capacità di innovazione e l’esperienza dei ricercatori locali – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. In questo senso va l’iniziativa europea, pienamente sostenuta dall’Italia, di investire un miliardo di euro per stimolare la produzione dei vaccini nel continente africano”.

“Tanti uomini e donne dalla cooperazione italiana”

“Ricordare i tanti italiani, donne e uomini, diplomatici e militari, volontari e missionari, che operano quotidianamente nel continente africano, simbolo di una cooperazione spontanea e solidale tra popoli” ha sottolineato Mattarella.

“Prezioso apporto dalle comunità residenti in Italia”

“Riconoscenza per l’apporto delle comunità africane residenti in Italia alla nostra cultura, alla nostra società e alla nostra economia“. La esprime il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aprendo i lavori della Conferenza ministeriale “Incontri con l’Africa”.

“La loro presenza – sottolinea – offre un contributo essenziale all’approfondimento dei legami che ci uniscono. ‘Incontri con l’Africa’ intende essere una piattaforma di incontro tra le molte voci che arricchiscono il dialogo tra l’Italia e i popoli africani, per un futuro migliore per le nuove generazioni”.

Migrazioni, “tutti collaborino o ne veniamo travolti”

“Il fenomeno migratorio deve essere governato a vantaggio di tutti. Diversamente ne saranno travolti, insieme, le ragioni dell’umanità e gli ordinamenti statali” dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Un modello di crescita endogeno e integrato, rispettoso dell’ambiente e delle persone– sottolinea il capo dello Stato – rappresenta la migliore risposta a incontrollati e spesso rovinosi fenomeni migratori che, se nell’immediato possono apparire tormentati e fragili rimedi nei confronti di una pressione demografica in crescita impetuosa e offrono, con le rimesse di emigranti, un contributo finanziario ai Paesi d’origine, nel lungo periodo privano questi di loro importanti energie, finendo per incidere negativamente sulle loro possibilità di sviluppo. Anche in tale ambito Europa e Africa sono chiamate a fare di più, nel segno di una collaborazione aperta, efficace, sincera, laddove le posizioni siano distanti, ma sempre rispettosa e costruttiva”.

Mattarella ricorda anche che “la sfida riguarda la possibilità di una trasformazione epocale, che consentirà di creare nuove opportunità economiche per le decine di milioni di giovani africani che, da qui al 2050, quando la popolazione dell’Africa supererà i due miliardi di abitanti, si affacceranno sul mercato del lavoro”.

Mattarella ricorda Attanasio e Iacovacci

“Desidero in particolare rivolgere un pensiero alla memoria dell’ambasciatore Luca Attanasio, del Carabiniere Vito Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo, che hanno perduto la vita lo scorso febbraio mentre compivano una missione umanitaria nella regione dei Grandi Laghi” in Congo. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aprendo i lavori della Conferenza ministeriale “Incontri con l’Africa”. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)