Medici con l'Africa Cuamm. La nostra firma per sostenere davvero l’Africa

Per aiutare l’Africa si può cominciare da una firma: quella per il 5 per mille a Medici con l’Africa - Cuamm, la prima e più grande Ong italiana attiva in campo sanitario.

Medici con l'Africa Cuamm. La nostra firma per sostenere davvero l’Africa

Lo scorso anno il Cuamm ha ricevuto oltre 586 mila euro attraverso le quote dell’Irpef, «una cifra importante di cui siamo molto contenti – afferma don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm – Sapendo che il costo unitario per un parto sicuro è di circa 40 euro, la cifra raccolta ci consentirà di aiutare 14.665 mamme a partorire in maniera dignitosa e assistita nei Paesi africani dove stiamo lavorando. Le scelte a favore del Cuamm sono state complessivamente 12.152. Un gran bel risultato che ci riempie di riconoscenza e ci spinge a dedicarci sempre più al servizio dei più poveri, con tanta fiducia».

Il Cuamm, che conta oltre 2.200 operatori impegnati in 8 Paesi dell’Africa sub-Sahariana, è in prima linea anche in Mozambico, dove il ciclone Idai ha colpito duramente lo scorso 14 marzo. Un fortunale violentissimo, quello che ha sconvolto l’esistenza di oltre 800 mila persone nella sola area di Beira e dove persino l’ospedale è stato messo fuori uso abbandonando a loro stesse anche 76 mila donne incinte. «Al momento sono oltre 40 i centri di raccolta degli sfollati concentrati nella città di Beira – racconta Giovanni Putoto, responsabile della programmazione del Cuamm – e accolgono oltre 40 mila persone. Altri 33 centri si trovano tra Dondo e Nhamatanda, che sono i distretti vicini. Si tratta di persone sfollate e prive di tutto, per le quali il cibo e l’acqua sono i bisogni più acuti, drammatici».

«Fare di più e fare meglio con l’Africa, è già la parola d’ordine dell’intervento del Cuamm e grazie al 5 per mille potremo continuare su questa strada – conclude don Dante Carraro – è di nuovo tempo di dichiarazione dei redditi: confidiamo di vedere confermato il sostegno di chi ci ha già dato fiducia, insieme a quello di tanti altri che speriamo di coinvolgere».

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