Mese Seminario. Al Minore una comunità “familiare”, con le porte sempre aperte

Al Minore l’anno formativo riparte lunedì 14. Confermata la scelta di avere un gruppo stabile di adolescenti residenti a Rubano e la possibilità, per i coetanei che lo desiderano, di fare esperienza di seminario... anche da casa

Mese Seminario. Al Minore una comunità “familiare”, con le porte sempre aperte

Di fronte alla riapertura delle scuole, ma soprattutto consapevoli della preziosità del valore della vita comunitaria per un adolescente, il seminario minore di Padova inizierà il nuovo anno formativo lunedì 14 settembre. Ripartiamo arricchiti dalle intuizioni che ci accompagnano da un po’ di anni, rinforzando la bontà di alcune scelte sperimentate con successo negli ultimi tempi.

Confermiamo anzitutto la preziosità e necessità della comunità stabile e residente dei seminaristi minorenni. Questa comunità stabile, dai numeri decisamente più contenuti rispetto al passato, permette dimensioni e dinamiche più “familiari”, rafforzando sempre di più la certezza di come questa esperienza aiuti a rivitalizzare la fede nel Signore, vivendo la quotidianità più normale e tipica degli adolescenti di oggi: la frequenza di una scuola esterna al seminario, la fatica di prendere il pullman ogni mattina, il condividere in classe ore di lezione con altri ragazzi e ragazze, i rientri scolastici pomeridiani, il tempo libero, la vita comunitaria, la vita spirituale, l’iniziazione alla preghiera. E ancora: la possibilità di frequentare uno sport e una squadra sportiva esterna, gli incontri in parrocchia con i gruppi adolescenti o scout, le uscite formative all’estero brevi o lunghe...

Non nascondiamo che ci siamo accorti come questa comunità “familiare” affascina gli adolescenti che vengono a trovarci e frequentano i nostri gruppi vocazionali. Ma se da un lato c’è questa attrazione, constatiamo anche come non tutti gli adolescenti siano pronti a lanciarsi in una esperienza così bella e radicale. La scuola, i legami familiari ma soprattutto le distanze di una Diocesi molto grande fanno mettere dei seri punti di domanda sull’ingresso nella comunità da parte dell’adolescente e della famiglia stessa.

Sollecitato da questa situazione, il seminario minore ha iniziato, con gradualità, a offrire la possibilità a un adolescente che non risiede nella comunità stabile di poter godere dei “servizi vocazionali” tipici del seminario come i dialoghi con il padre spirituale, l’accompagnamento educativo, la cura e verifica della vita spirituale, i percorsi formativi e catechistici, l’allenamento della volontà, l’accompagnamento al discernimento scolastico. Ci siamo trovati perciò a ridisegnare un seminario minore formato dalla comunità stabile residente, che garantisce un percorso comunitario e fraterno, e una “seconda” comunità che vivere una proposta vocazionale sufficientemente strutturata, anche nella forma di una residenzialità non continuativa (un giorno alla settimana, una settimana al mese) che accompagna gli adolescenti affascinati dalla possibilità di seguire un percorso vocazione, spirituale, umano, affettivo e intellettuale.

don Alessio Rossetto
pro-rettore del seminario minore

Attività per preadolescenti e adolescenti

Anche quest’anno il seminario minore ospiterà una serie di attività vocazionali per preadolescenti e adolescenti. Sono momenti preziosi in cui i ragazzi (dalle medie alle superiori) che lo desiderano e che vicino a loro faticano a trovarlo, hanno un gruppo e alcuni educatori che li accompagnano a maturare la loro relazione con il Signore in vista delle scelte della vita.

Ci sarà il gruppo Incontr@samuel per ragazzi e ragazze delle medie dove, accompagnati dagli animatori, si potrà stare insieme, mettersi di fronte alla Parola e lasciarci provocare. Una volta al mese ci saranno il gruppo Davide e il gruppo Sarai per i ragazzi e le ragazze delle superiori, dove allenarsi sempre di più a usare quegli strumenti che abbiamo e che ci aiutano a fare scelte buone nella nostra vita.

Quest’anno ci saranno anche alcuni week-end per chi vuole fare un primo assaggio, e lasciarsi accompagnare a vivere in modo più intenso la sua fede insieme ad altri coetanei. (don Alberto Sonda)

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