Montagnana. Operatori pastorali, ritiro spirituale di inizio anno

Il 22 settembre la comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta del duomo di Montagnana si ritrova per un ritiro spirituale per tutti gli operatori pastorali. Obiettivo: ripartire insieme per essere una comunità feconda.

Montagnana. Operatori pastorali, ritiro spirituale di inizio anno

La parrocchia del Duomo di Montagnana vivrà, nella giornata di domenica 22 settembre, un momento di ritiro per tutti gli operatori pastorali. Sono invitati a partecipare i membri del consiglio pastorale, del consiglio parrocchiale per la gestione economica, i catechisti, gli animatori dell’Azione cattolica, i lettori e i ministri della comunione, i cantori, il gruppo missionario, i laici della Misericordia e altri ancora. «Il fine di questa iniziativa – sottolinea il parroco, don Lucio Monetti – è il riscoprirci cristiani in cammino con la propria storia contrassegnata da slanci, fragilità, speranze e disillusioni. È imparare a fare esperienza insieme di preghiera, di ascolto e condivisione. C’è la necessità di riscoprirci comunità di fratelli il cui obiettivo principale rimane sempre l'annuncio di Gesù risorto che ci porta a essere una comunità “feconda”, e questa fecondità si manifesta soprattutto nell’accoglienza. Siamo chiamati a crescere insieme in questa corresponsabilità».

L’iniziativa, avviata quest’anno per la prima volta, trova la sua genesi all’inizio del periodo estivo, quando don Lucio e il vicario parrocchiale don Luca Milani maturano la necessità di un momento forte all'apertura dell’anno pastorale. Uno dei rischi più frequenti nella comunità cristiana è infatti che ogni gruppo e singolo parrocchiano proceda per conto proprio, spesso ricurvo sulle proprie esigenze e sui propri obiettivi, dimenticando il respiro più ampio della comunità. «Cerchiamo di ripartire dalla Parola ascoltata e riflettuta comunitariamente, per motivare un cammino insieme – continua don Lucio – È necessario da parte di ognuno di noi di "osservare" e "ascoltare" la comunità e chi ne fa parte, non con l’esigenza primaria di soddisfare delle richieste ma con lo sguardo di chi ama, di chi vuole costruire relazioni evangeliche».

Momento centrale del ritiro sarà la “proposta” del parroco che rifletterà su cosa significhi essere una comunità feconda, alla luce di testi tratti dal libro della Genesi e prendendo spunto dalla riflessione La comunità cristiana: grembo che genera oggi alla fede? di mons. Erio Castellucci.

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