Murales per riqualificare le periferie di Palermo e Lecce

Si è concluso il progetto che ha visto la realizzazione di alcuni murales nei quartieri Sperone di Palermo e 167 di Lecce finanziato con un crowdfunding che ha raccolto circa 20 mila euro

Murales per riqualificare le periferie di Palermo e Lecce

Tra giochi di luce, musica e arte, si conclude "Sperone 167. Per una comunità della cura", il progetto che ha visto la realizzazione di alcuni murales nei quartieri Sperone di Palermo e 167 di Lecce. Sabato scorso, con una grande festa è stato presentato il murales dello Sperone, opera di Chekos accompagnata dai giochi di luce artistica sul tema della pace di Visual Art Experience di Odd Agency.

Durante la serata si sono esibiti alcuni giovani impegnati nel laboratorio di Circo Sociale a cura del Circ'Opificio, a seguire le canzoni del rapper Jaka.

Supportato, infatti, dal team di 167/b Street di Lecce, Chekos, tra gli artisti più noti del panorama nazionale della street art, ha iniziato il suo intervento nel quartiere Sperone di Palermo ed, in particolare, nella parete dell'edificio sito tra via XXVII Maggio e passaggio Verro Bernardino. L'artista, che insieme all'artista Igor Scalisi Palminteri ed Afea Art & Rooms, è tra gli ideatori di Sperone167, cresce nell'underground dei graffiti dell' old school Milanese; oggi i suoi lavori si possono ammirare oltre che in Italia anche in Polonia, Germania, Francia, Lussemburgo, Spagna, Cina, Indonesia, Macedonia e Albania.

Le comunità della 167 di Lecce e del quartiere palermitano dello Sperone sono state le protagoniste del progetto, finanziato con un crowdfunding, attraverso il quale sono stati raccolti circa 20 mila euro anche grazie a delle importanti donazioni come quella del collezionista d'arte tedesco Rolf Grefe.

Il progetto Sperone167, ponendo l'attenzione sui luoghi al margine, è un esempio di buona pratica che vuole invertire la tendenza di riqualificazione delle città partendo dalle periferie, sottolineando l'importanza della scuola come incubatrice di futuro e produttrice di consapevolezza, cultura e libertà; inoltre vuole credere in uno sviluppo economico sostenibile e nel turismo alternativo grazie all'arte pubblica per un presente diverso e un futuro migliore delle città.

Sperone 167 è stato arricchito anche da  uno scambio culturale tra l'ICS Stomeo-Zimbalo di Lecce e l'ICS Sperone-Pertini di Palermo. Gabriele, Ryan, Lionel, Kevin e Marco sono i bambini del quartiere 167 che sono partiti dal Salento per abbracciare gli amici e le amiche della scuola Sperone-Pertini. Hanno tutti un'età compresa tra i 12 e i 14 anni, accompagnati dai docenti Giovanni Negro, Gabriella Castrenze, Stefania Sempreboni e da due mamme, Stefania e Magda, pronte a ripetere l'esperienza di confronto grazie all'associazione Arte di Crescere.

Allo Sperone sono già presenti anche altre opere dell'artista siciliano Igor Scalisi Palminteri: i murales "Io sono con te", "Abbi cura" e Sangu e Latti".

"Dopo una settimana a Lecce e un'altra adesso a Palermo - dice Chekos - si è concluso in maniera meravigliosa questo progetto. Allo Sperone ho dipinto un bambino e una bambina di Lecce che sono con noi a Palermo: uno è italiano e l'altra è senegalese. Il progetto è stato il risultato di un bellissimo lavoro di squadra all'insegna della condivisione tra tante persone che sono sicuro continuerà anche in altre forme. Lo Sperone come 167 hanno bisogno di colore, di luce e di vita".  

"Se ci troviamo in questo posto è perchè siamo convinti che la parola periferia debba essere abolita - continua Igor Scalisi Palminteri -. Pertanto lo Sperone è Palermo ed è per noi un centro vitale dove c'è tanta bellezza perché sono preziose le persone che lo abitano. I loro diritti sono uguali a quelli di tutti gli altri che vivono nell'altra parte della città; non ci sono bambini e cittadini di serie A e bambine e cittadine di serie B perché questa è una ingiustizia sociale. Attraverso l'arte e la partecipazione attiva di chi ci vive vogliamo raccontare il bene. La stessa cosa è avvenuta a Lecce all'insegna dell'arricchimento reciproco".

"Noi genitori siamo strafelici di tutto quello che è avvenuto - dice emozionata Silvia la mamma di Mattia che è partito per il progetto a Lecce - e che hanno fatto per i nostri bambini. Ricordiamoci che noi siamo nella maggior parte dei casi persone perbene che rispettano e vogliono bene al nostro quartiere lontano da quelli che purtroppo, invece, sono noti alle cronache. Aspettiamo e speriamo che le amministrazioni comunali siano più presenti perché abbiamo bisogno anche di questo".  "Grazie a tutte queste iniziative il nostro quartiere si sta facendo conoscere per le cose belle e sta migliorando molto - aggiunge la signora Rosalba, mamma di due figli -.  Mio figlio, che ha frequentato queste scuole, oggi si è diplomato e lavora. Il cambiamento del quartiere deve partire ogni giorno da noi stessi che ci viviamo, piccoli e grandi. Grazie per questa possibilità che ci date di farci conoscere in maniera diversa e vera rispetto ad altre notizie".  

"Siamo felici che il quartiere Sperone si arricchisca di un'altra opera d'arte a conferma e rilancio di un'azione di rigenerazione urbana attraverso la Street Art - ha detto Antonella Di Bartolo dirigente scolastica dell' ICS Sperone - Pertini di Palermo - che e' già in essere dal 2019 e in cui la scuola è' stata sempre protagonista. Alla 167 di Lecce e allo Sperone di Palermo il futuro è già presente e lo stiamo costruendo tutti insieme, forti e orgogliosi delle diversità, uniti da valori condivisi di pace, cura della comunità e autodeterminazione nella gioia. Per tutti i giovani che, in questi anni hanno sofferto il forte stigma negativo dato al quartiere, è un momento di riscatto, di speranza e di crescita. Certamente, oltre al nostro impegno, anche le istituzioni devono fare la loro parte nel restituire diritti e servizi a tutti i cittadini e le cittadine dello Sperone. Non abbiamo bisogno di eroi ma solo di persone come, la scuola in questo caso, che fanno fino in fondo il loro dovere istituzionale. Gli abitanti dello Sperone sono persone oneste che vogliono contribuire a cambiare insieme il loro futuro". "Abbiamo avuto compagni di viaggio favolosi - aggiunge infine Danilo Alongi referente del progetto - e parlo di 30 associazioni e circa 100 persone che hanno lavorato gratuitamente. Il progetto è soprattutto con  e per gli abitanti del quartiere. Pertanto, cura, partecipazione attiva, determinazione, istruzione, cultura ed il coinvolgimento delle scuole sono stati gli aspetti centrali di Sperone 167. In questi due quartieri i murales hanno solo acceso e dato il giusto risalto a tutta la bellezza che già c'era".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)