“Oltre la notte. La perdita e il lutto nel cinema”. Iniziativa di Acec e Ancci

È in corso “Oltre la notte. La perdita e il lutto nel cinema”, un’iniziativa realizzata dall'Acec-SdC (Associazione cattolica esercenti cinema-Sale della Comunità) in collaborazione con la rivista di cultura cinematografica Filmcronache.

“Oltre la notte. La perdita e il lutto nel cinema”. Iniziativa di Acec e Ancci

Il progetto è nato dalla drammatica esperienza vissuta a causa del Covid-19 e nella consapevolezza che il cinema possa essere veicolo per l’elaborazione del lutto e presa di coscienza della perdita, attraverso la visione di film, lo studio e l’approfondimento di autori storici e registi contemporanei.
I camion militari a Bergamo, così come le fosse comuni a New York, ma anche l’infermiera stremata dal turno di lavoro, sono tutte immagini che porteremo con noi a lungo. Questa tragedia ci ha messo di fronte al lutto e alla perdita quotidianamente e, soprattutto, in maniera collettiva. L’immagine perciò diventa il simulacro su cui riflettere e pensare, e così il cinema il grande mezzo per approfondire tematiche tanto complesse quanto irrimediabilmente vicine a noi.

Attraverso lo studio di grandi autori della storia del cinema e di registi contemporanei, questa iniziativa mira ad accompagnare attraverso la settima arte un percorso di approfondimento su temi come la morte, l’elaborazione del lutto e la speranza di una nuova rinascita. Se durante l’emergenza, riti collettivi come i funerali, per ragioni di sicurezza non potevano essere celebrati, il cinema, arte popolare e immaginifica, ci permette di elaborare il lutto collettivo, partendo non dalla prospettiva del “memento mori” ma da quella della “meditatio vitae”.
«La sapienza è meditazione non della morte ma della vita» scriveva Spinoza, ed è proprio tale consapevolezza che muove l’intero progetto.

Da Bergman a Malick, da Moretti a Kiarostami, da Bellocchio a Làszlò Nemes.
Questi sono soltanto alcuni dei registi che hanno affrontato in maniera profonda il tema della morte e che vengono trattati all’interno dell’iniziativa con la pubblicazione di saggi, schede di approfondimento, webinar e
videorecensioni fino al prossimo autunno.
Obiettivo di “Oltre la notte” è quello poi di coinvolgere oltre 50 Sale della Comunità con più di 100 proiezioni in una rassegna sul tema dei film promossi: supportare questa iniziativa significa anche cercare una riconnessione emotiva del tessuto sociale che per un po’ abbiamo dovuto perdere.
Coinvolti in questa iniziativa sono critici, studiosi e accademici che da metà luglio stanno realizzando materiali scaricabili dal sito www.saledellacomunita.it e in anteprima su tutti i social media collegati ad Acc.

Vengono pubblicati saggi sul rapporto tra cinema e morte in autori come Bergman, Pasolini e Malick da Paolo Perrone, Anna Maria Pasetti e Francesco Crispino, schede di approfondimento e un saggio su film contemporanei a cura di Arianna Prevedello con il prezioso contributo del prof. Vittorio Lingiardi, psichiatra, psicoanalista e accademico della Sapienza Università di Roma.
Tra i film degli autori contemporanei trattati, ci sono Ride di Valerio Mastandrea, 18 regali di Francesco Amato, Tito e gli alieni di Paola Randi, Al Dio ignoto di Rodolfo Bisatti. La redazione di Filmcronache realizza invece delle video recensioni per suggerire la visione di altri film sul tema, tra cui le opere di Dreyer, Kore-eda, Kiarostami, Eastwood e molti altri.

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Fonte: Comunicato stampa