Papa Francesco: a Medici con l’Africa (Cuamm), “si spendono miliardi per le armi ma non si riesce ad assicurare un’assistenza sanitaria”

“La salute è un bene primario, come il pane, come l’acqua, come la casa, come il lavoro. Voi vi impegnate perché non manchi il pane quotidiano a tanti fratelli e sorelle che oggi, nel XXI secolo, non hanno accesso a un’assistenza sanitaria normale, di base. È vergognoso che l’umanità non è capace di risolvere questo ma è capace di portare avanti l’industria delle armi. Oggi, si spendono miliardi per le armi, o si bruciano altre enormi risorse nell’industria dell’effimero e dell’evasione”. 

Papa Francesco: a Medici con l’Africa (Cuamm), “si spendono miliardi per le armi ma non si riesce ad assicurare un’assistenza sanitaria”

Lo ha detto Papa Francesco, questa mattina, ricevendo in udienza, nell’Aula Paolo VI, i partecipanti all’incontro promosso da Medici con l’Africa (Cuamm).
Il Pontefice ha ricordato che la storia dell’organizzazione comincia quando, 70 anni fa, nasce a Padova un collegio per ospitare giovani studenti di medicina africani. Giovani africani. “Già da qui si vede lo stile vostro: essere con l’Africa, prima ancora di essere per l’Africa. Questo è un atteggiamento buono perché c’è nell’immaginario collettivo l’atteggiamento brutto che l’Africa va sfruttata. Il vostro no, è essere con l’Africa. Così essere con l’Africa e per l’Africa”. Da quella esperienza è partito un cammino di condivisione e di servizio che in questi 70 anni ha attraversato quasi tutto il continente africano per portare assistenza medica, sempre in un’ottica di sviluppo e prediligendo la formazione del personale locale. C’è un capitale intellettuale buono in Africa, dobbiamo aiutare a svilupparlo perché l’Africa non va sfruttata ma promossa”.
Da parte di Papa Francesco, “quando preghiamo ‘dacci oggi il nostro pane quotidiano’”, l’invito a “pensare bene a quello che diciamo, perché tanti, troppi uomini e donne, di questo pane, ricevono solo le briciole, o nemmeno quelle, semplicemente perché sono nati in certi luoghi del mondo”. Il riferimento a “tante mamme, che non possono avere un parto sicuro e a volte perdono la vita; o a tanti bambini, che si spengono già nella prima infanzia”.

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Fonte: Sir