Quale Caritas di domani? Uno spazio formativo anche per ragazzi e giovani

Quale Caritas di domani? Grazie a una “bacheca virtuale” sono state raccolte numerose sollecitazioni durante l’assemblea

Quale Caritas di domani? Uno spazio formativo anche per ragazzi e giovani

Come immaginiamo la Caritas del futuro? Con quale stile, quali attenzioni, quali priorità?. Interessanti le risposte arrivate sulla “bacheca virtuale” creata da Caritas Padova in occasione della sua assemblea, e messa a disposizione
per i tanti che hanno seguito l’evento da remoto. Risposte anonime, ma piene di personalità. «L’attenzione al prossimo è fondamentale, ma non dobbiamo dimenticare le persone con le quali collaboriamo – scrive un commentatore – stare insieme con affetto, come fratelli, compagni. Mi piace pensare alla Caritas che ci aiuta a stare insieme e lavorare al meglio per il prossimo».

«La Caritas del futuro deve trovare una collocazione “ordinativa”, strutturale nella pastorale della parrocchia, al pari della liturgia e dell’annuncio (catechesi) per non essere relegata ad “attività” di volontariato – precisa un secondo partecipante – La priorità potrebbe essere quella di una maggiore integrazione con l’ambito formativo, specie quello rivolto ai ragazzi e ai giovani. Assieme alle esperienze forti, può essere pensato per loro un impegno nella Caritas parrocchiale». «Mi pare sia importante porre l’attenzione verso le persone sole e le persone ammalate e le loro famiglie», si legge in un altro commento, mentre un altro ancora ricorda la centralità del «prendersi cura dell’umanità della persona; lo stile, personale, regalando tempo, gesti di bene, priorità sull’abitare i luoghi più difficili, quelli tipicamente “distanti” dalla chiesa». «La Caritas deve continuare a essere semplice – chiosa un altro messaggio – deve regalare il suo tempo e saper ascoltare».

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