Raccontare la salute: un progetto e due concorsi per le scuole del Veneto

Crescere in salute non significa solo stare bene, ma anche conservare il pianeta e garantire alle prossime generazioni di goderne. È l'idea di fondo del concorso “Raccontiamo la salute... per lo sviluppo sostenibile”, un progetto della Regione Veneto di cui è capofila e primo sostenitore l'Ulss 3 Serenissima.

Raccontare la salute: un progetto e due concorsi per le scuole del Veneto

Mettere in collegamento la salute e lo sviluppo sostenibile è il passo avanti fatto quest'anno dall'iniziativa, giunta alla quinta edizione e rivolta agli alunni delle scuole elementari.I ragazzi sono invitati a creare una storia, corredata di disegni, ispirata ai temi della sostenibilità: «Vogliamo portare all'attenzione dei più giovani, attraverso la scuola ma anche attraverso le famiglie, questi temi fondamentali», sottolinea Luca Sbrogiò, direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 3 e direttore scientifico del progetto. «In effetti, quest'anno facciamo un passo in più rispetto alla scorsa edizione, quella delle sei “A”, cioè delle lettere iniziali di ambiente, agricoltura, alimentazione, attività motoria, arte e amicizia. Invitiamo a porre in relazione quei temi, che restano fondamentali, all'idea di sviluppo sostenibile».I bambini, cioè, sono stimolati a pensare che i loro comportamenti non hanno conseguenze solo sulla loro stessa vita, ma anche su quella degli altri e dell'ambiente che ci circonda.Tradotto: conservare la propria salute ha risultati ancora migliori quando ci si dà da fare per tutelare anche quella degli altri.E per capire meglio l'obiettivo e creare una storia conseguente, gli alunni sono invitati a conoscere l'Agenda 2030, il documento dell'Onu che individua 17 obiettivi di sostenibilità. Si va dalla lotta contro la fame alla qualità dell'istruzione, dal ricorso maggiore all'energia rinnovabile alla riduzione delle disuguaglianze, dall'uguaglianza uomo-donna al lavoro dignitoso per tutti.«Temi – riprende Sbrogiò – che c'entrano con la salute; anzi, che migliorano il rapporto con la salute e su cui è opportuno far riflettere i ragazzi».Tra tutti i racconti che verranno presentati, ne verranno scelti tre, che il Gruppo Alcuni di Treviso – quelli dei Cuccioli - trasformerà in cartoni animati della durata di un minuto ciascuno circa. I cartoni verranno poi pubblicati su Youtube e trasmessi sul canale tematico Rai Ragazzi.Entro il 15 gennaio gli insegnanti potranno aderire con la propria classe alla proposta, inviando una mail a raccontiamolasalute@aulss3.veneto.itMa non è l'unica novità, perché quest'anno l'iniziativa – promossa insieme all'Ufficio scolastico regionale per il Veneto e ha per partner anche Arpav, Fattorie didattiche e Green Tour - si rivolge anche ai ragazzi delle scuole medie, in particolare a quelli del secondo anno.Anche ai preadolescenti viene chiesto di riflettere sulla salute, ma concentrandosi su temi caratteristici della loro età e usando uno strumento di racconto a loro gradito e consueto: il video.Spiega Luca Sbrogiò: «Invitiamo tutti gli insegnanti che hanno aderito al progetto “Diario della Salute”, volto a sviluppare le abilità che aumentano il benessere e limitano i comportamenti a rischio. Chi aderisce fa sì che gli alunni creino un cortometraggio, anche con il cellulare, incentrato su questi temi: l'affettività e il corpo che cambia; le relazioni sociali, tra uso dei social, relazioni di amicizia e pericoli del bullismo; gli stili di vita sani come fattori di protezione dai rischi: la corretta alimentazione, un'adeguata attività fisica, il non fumare, il non consumare alcol e altre sostanze...».Le iscrizioni vanno fatte entro il 15 gennaio alla mail filmiamolasalute@aulss3.veneto.it. Ci sarà poi tempo fino al 16 febbraio 2020 per l'invio degli elaborati all'indirizzo filmiamolasalute@alcuni.it.

Due milioni di visualizzazioni per i video di “Raccontiamo la salute con 6 A”

Mica bruscolini. I sette filmati realizzati l'anno scorso nell'ambito del progetto “Raccontiamo la salute con 6 A” sono stati visualizzati quasi due milioni di volte.I video sono i racconti realizzati dagli alunni delle scuole elementari (un centinaio le scuole partecipanti) e trasformati in cartoni animati dal Gruppo Alcuni di Treviso, quelli del Cuccioli. I video sono anche stati trasmessi su un canale tematico della Rai. «Abbiamo piccoli educatori, bambini delle scuole del Veneto - commenta il direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 3 Serenissima, Luca Sbrogiò - che mandano messaggi di salute. Non c'è un programma educativo che possa vantare risultati di questo tipo».

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Fonte: Comunicato stampa