Regno Unito: attacco a Southport e disordini in tutto il Paese. Vescovi inglesi, “condanna alla violenza”, solidarietà ai migranti
Netta condanna dei vescovi inglesi per gli atti di violenza all’insegna purtroppo anche dell’odio contro i migranti e i musulmani che si sono scatenati nelle città del Regno Unito da gruppi dell’ultradestra dopo la strage di tre bambine imputata al raptus di un 17enne a Southport, vicino a Liverpool, e la successiva ondata di “fake news” diffuse sui social media.
“Condanno la spaventosa violenza della scorsa settimana, in particolare quella rivolta ai migranti e ai loro luoghi di residenza”, ha affermato il vescovo Paul McAleena, responsabile della pastorale dei migranti e dei rifugiati della Conferenza episcopale inglese. “Dimostrano un completo disprezzo per i valori che sostengono la vita civile del nostro Paese”. Il vescovo ha elogiato le organizzazioni, i gruppi religiosi e i volontari che lavorano nella comunità per accogliere migranti e rifugiati: “Oggi e sempre, dobbiamo continuare a pregare, lavorare e stare insieme per la pace nel nostro Paese. Le azioni dei pochi coinvolti nella violenza sono in netto contrasto con il lavoro delle charities, dei gruppi religiosi e dei volontari che tendono instancabilmente la mano di benvenuto ai migranti in atti di solidarietà. Speriamo e preghiamo che raddoppino i loro sforzi in modo che possiamo ricostruire le comunità dopo i terribili eventi degli ultimi giorni”. Il vescovo McAleenan ha quindi rivolto un messaggio particolare ai rifugiati e a coloro che lavorano per i servizi di emergenza: “Le mie preghiere sono in particolare per coloro che si sono rifugiati negli hotel o si sentono minacciati. Siete amati e benvenuti qui. Dovremmo tutti fare il possibile per assicurarci che vi sentiate al sicuro. Le mie preghiere sono anche per i servizi di emergenza, che continuano a lavorare disinteressatamente nonostante i rischi. Grazie per tutto ciò che fate al servizio del bene comune”. Dopo il terribile attacco di Southport, il vescovo ausiliare di Liverpool Tom Neylon si è schierato in solidarietà con altri leader religiosi nel Merseyside per chiedere la pace facendo anche lui un appello alla calma e alla fine della violenza: “Ci sono mezzi non violenti per risolvere i problemi su cui potremmo non essere d’accordo nella nostra società, quindi usiamo questi metodi per portare la pace e la guarigione di cui abbiamo bisogno in questo momento”.