Rinunciare ancora. Il presente dei giovani adulti. Gli ultimi due anni sono stati molto dolorosi

I giovani adulti, una fascia della popolazione cruciale per il presente e per il futuro prossimo della società, si trovano ancora una volta in grande difficoltà.

Rinunciare ancora. Il presente dei giovani adulti. Gli ultimi due anni sono stati molto dolorosi

Per i trentenni questi anni sono cruciali. Generalmente iniziano a incamminarsi, dopo un periodo di prove ed errori, di interruzioni e ripartenze, lungo un percorso più chiaro. Il lavoro ha acquisito minore instabilità, la maggiore sicurezza aiuta a gettare le fondamenta per una progettualità: autonomia abitativa, convivenza con un partner, genitorialità diventano obiettivi concreti e realizzabili.
Gli ultimi due anni sono stati, invece, molto dolorosi e hanno avuto l’effetto di prolungare il tempo di incertezza. La crisi occupazionale causata dalla pandemia è stata sentita dai giovani in tutta Europa. Ma gli italiani partivano già svantaggiati e le conseguenze sono state più gravi. Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Toniolo nel nuovo Rapporto Giovani sono molti i giovani adulti che hanno modificato il loro progetto di vita rispetto agli obiettivi che si erano prefissati per il 2020. Il confronto con gli altri paesi ci mostra anche la fragilità di questa fascia d’età in Italia. Il 34,4% ha abbandonato l’idea di andare a vivere per conto proprio, il 40,4% ha rinunciato a sposarsi e il 36,5% ha messo in soffitta il progetto di avere figli. Le percentuali delle rinunce negli altri paesi sono di molto inferiori per la Germania rispettivamente il 23% il 17,3% e il 14,2%, per la Francia il 13%, il 23,1% e il 17,3% anche in Spagna le quote sono più piccole: 29,1%; 22,5%; 29,2%.

I giovani adulti, una fascia della popolazione cruciale per il presente e per il futuro prossimo della società, si trovano ancora una volta in grande difficoltà. Molti di loro hanno visto interrompersi la strada che avevano cominciato a costruire e sono stati costretti a rimandare o peggio a rinunciare ai progetti di vita che si erano posti. Le conseguenze saranno gravi. Personalmente si trovano a cercare di riannodare fili, dovranno riorientarsi per riprendere il cammino. Non ci sono poi certezze che le aspettative di prima potranno essere recuperate.

Ma le conseguenze sono gravi anche per la nostra società, che sta perdendo un contributo prezioso. Sono proprio i giovani adulti a innestare i processi più innovativi nel mondo lavorativo, perché riescono a combinare esperienza iniziale e creatività. Inoltre, i trentenni sono le persone su cui si fonda il ricambio generazionale di una popolazione. Invece al fenomeno preesistente della posticipazione dell’età al primo figlio si aggiunge ulteriore ritardo. Senza il loro contributo la crisi demografica sarà ancora più dura.
Sarebbe importante, dunque, dedicare spazio per una riflessione che prospetti politiche per il loro futuro, perché sarà anche il nostro.

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Fonte: Sir