Sant'Elena. Gli scout hanno una nuova sede

Il gruppo scout Sant’Elena 1 ha inaugurato la nuova sede, già troppo piccola per accogliere una “famiglia” sempre più numerosa. In poco più di due anni, il gruppo ha accolto 60 ragazzi da vari paesi della Bassa Padovana. «L’obiettivo è formare buoni cittadini e buoni cristiani» – afferma il capogruppo Sante Toso. 

Sant'Elena. Gli scout hanno una nuova sede

L’hanno appena inaugurata, ma non basta già più ad accogliere l’intera “famiglia”, sempre più numerosa, del gruppo scout Sant’Elena 1 “Madre Teresa di Calcutta”. Da domenica 4 ottobre il gruppo, che fa parte dell’Associazione italiana guide e scouts d’Europa cattolici, può contare su una nuova sede messa a disposizione dalla parrocchia e risistemata dai genitori, che negli ultimi due anni si sono rimboccati le maniche per allestire un luogo accogliente in cui le varie branche possano incontrarsi e fare le attività. Finora gli scout erano ospiti in alcune sale del patronato, mentre ora possono contare su un edificio tutto per loro, in via Roma, anche se l’aumento di adesioni li ha spinti a chiedere spazi anche alla parrocchia di Solesino.

Dopo il timido inizio del 2017 quando gli iscritti erano soltanto qualche decina, il gruppo ha preso quota, arrivando a contare nel 2019 ben 60 ragazzi tra gli 8 e i 16 anni, suddivisi in quattro unità: lupetti, coccinelle, esploratori e guide. Numeri a cui si aggiungono i circa dieci capi, quasi tutti provenienti da Lendinara, tra cui rientrano anche i due assistenti spirituali: don Andrea Pellegrini, parroco di Sant’Elena e Granze e don Nicola Carolo, vicario parrocchiale di Solesino. Il censimento ufficiale del nuovo anno scout non è ancora iniziato, ma a spanne dovrebbero aggiungersi altri dieci ragazzi.

E Sant’Elena non è che il baricentro di un bacino ben più ampio: gli scout provengono infatti anche da Granze, Solesino, Vescovana, Villa Estense, Stanghella e Vighizzolo d’Este. Segno che il gruppo ha intercettato l’interesse e le esigenze educative del territorio. La sfida, adesso che i ragazzi sono ben avviati, è coinvolgere anche gli adulti per farne futuri educatori. I buoni esempi non mancano: già l’anno scorso la mamma di un esploratore si è messa in gioco e adesso è aiuto capo nella branca delle coccinelle. «Non è mai tardi per accostarsi allo scoutismo – spiega il capo gruppo Sante Toso – Il nostro obiettivo è formare buoni cristiani e buoni cittadini lavorando su ogni aspetto: dalla personalità allo sviluppo fisico, dal contatto con la natura alla spiritualità. Il tutto in una dinamica di gruppo e di comunità, in cui i ragazzi imparano a mettersi al servizio del prossimo: il campione aspetta l’ultimo per andare avanti insieme».

Le disposizioni anti Covid hanno costretto a ridimensionare le attività estive: niente campi in montagna ma uscite giornaliere per i più piccoli e di pochi giorni per esploratori e guide, che hanno dormito in tende individuali. Ma l’entusiasmo è rimasto quello di sempre: il gruppo Sant’Elena 1 ha inaugurato il nuovo anno scout “Ripartiamo per l’avventura” con slancio, nonostante il persistere della pandemia. «Il gruppo scout è una ricchezza aggiunta per la parrocchia di Sant’Elena e per il territorio – afferma don Andrea Pellegrini – perché completa l’offerta formativa a disposizione dei nostri ragazzi».

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