Scuola al via, il sostegno parte con luci e ombre

L’anno più difficile al via anche per gli studenti disabili. Novità positiva la priorità data nelle supplenze a docenti specializzati o con esperienza, ma si scontano ancora problemi nella continuità didattica. Gli auguri della ministra e delle associazioni all’insegna della collaborazione

Scuola al via, il sostegno parte con luci e ombre

Nell’anno più difficile, in cui la riapertura delle scuole acquisisce un significato simbolico per l’intero paese, non passa comunque in secondo piano il destino di quella parte della comunità scolastica costituita dagli alunni e studenti con disabilità. Il cammino dell’inclusione nella scuola italiana si arricchisce di un nuovo capitolo, nel perenne equilibrio fra luci e ombre, fra passi avanti e difficoltà dure a morire.

Gli auguri della ministra Azzolina

Alla vigilia della riapertura, la ministra Azzolina, rivolgendosi con una lettera proprio alle studentesse e agli studenti con disabilità e alle loro famiglie, ha espresso loro l’augurio di “un buon anno scolastico, certa che riuscirete a ritrovare, nei sorrisi dei vostri insegnanti e di tutti coloro che vi sono al fianco, la serenità e l’amore, la cura speciale che meritate”.  “Credo di poter dire – aggiungeva Azzolina - che grazie all’aiuto di tutti voi, delle vostre lettere, dei messaggi, delle sollecitazioni delle Federazioni che vi rappresentano – Fish e Fand in primis –, siamo riusciti a ricostruire un’alleanza solida, che vi garantirà la ripresa che meritate, coinvolgendo tutti gli attori della comunità educante e dei territori del Paese, in un sistema di governance caratterizzato da responsabilità e interoperatività”.

Fish e Fand: “Condividiamo soluzioni”

Un riferimento al lavoro compiuto negli ultimi mesi insieme al mondo associativo che i due presidenti di Fish e Fand riprendono anche nel loro messaggio di augurio iniziale: “La scuola – scrivono Vincenzo Falabella di Fish e Nazaro Pagano di Fand - è importante per costruire il futuro della nostra società e vogliamo sia per tutti strumento di crescita umana, culturale e sociale. Un forte impegno che con entusiasmo attraverso il dialogo, il confronto e la collaborazione può raggiungere, nonostante le difficoltà, significativi risultati”.  “Un ringraziamento in particolare è rivolto alla Ministra Azzolina – concludono - per la sua attenzione e per riconoscere il nostro lavoro, sempre teso alla collaborazione e alla condivisione di soluzioni. Abbiamo ancora molto lavoro da fare assieme e siamo certi che la sua storia di persona di scuola, unita alla nostra determinazione, porterà certamente ottimi frutti“.

Le criticità sul campo, fra ritardi e confusione

Un quadro della situazione ad oggi lo fa l’Osservatorio scolastico dell’Aipd, l’Associazione Italiana Persone Down, che sottolineando come la vita a scuola sia importante non solo non solo per l’apprendimento, ma anche per la crescita globale di ciascun bambino o ragazzo, ricorda come “non tutte le scuole sono pronte per accogliere i propri alunni nei tempi previsti e alcune hanno già deciso nella propria autonomia di rimandare l’inizio delle lezioni, anche nelle regioni dove non si era deciso di posticipare l’inizio dell’anno scolastico”. Il che, naturalmente, “crea confusione e incertezza tra le famiglie, spesso informate solo all’ultimo momento”. Inoltre, segnala l’Osservatorio scolastico Aipd, “ci sono diverse criticità che creeranno ulteriori problemi per i nostri alunni: ritardi nella nomina dei docenti, discontinuità del personale rispetto allo scorso anno, ritardi nell’attivazione dei servizi di trasporto e assistenza all’autonomia e alla comunicazione da parte degli enti locali, ecc. Queste purtroppo ogni anno sono criticità che non permettono in concreto agli alunni con disabilità di iniziare la scuola lo stesso giorno dei loro compagni. Speriamo – è l’auspicio - che possano risolversi nel più breve tempo possibile, perché non è più accettabile che per questi alunni la scuola inizi ogni anno diverse settimane dopo gli altri”.

Docenti in classe: novità assoluta la priorità agli specializzati

Rispetto agli anni passati, indubbi passi avanti sono stati fatti riguardo al reclutamento degli insegnanti di sostegno per i posti dell’organico di fatto. Sia nella scuola dell’infanzia, sia nella primaria, sia nella secondaria di primo e di secondo grado, al fine anche di evitare il più possibile che le cattedre fossero occupate da docenti senza alcun tipo di esperienza nelle dinamiche del sostegno, le supplenze annuali (contratto fino al 31 agosto) e quelle sino al termine delle attività didattiche (al 30 giugno) sono state o saranno quest’anno assegnate utilizzando dapprima le storiche graduatorie ad esaurimento (le GaE, che da oltre 15 anni non vedono nuovi ingressi e che appunto sono destinate col tempo ad esaurirsi), redatte su base provinciale e per classe di concorso, e in secondo luogo utilizzando le nuove GpS (Graduatorie provinciali supplenze), anch’esse redatte su base provinciale e per classe di concorso, ivi inclusa (ed è una novità)  una specifica classe di concorso per il sostegno. Gli insegnanti che vi sono inseriti, dunque, sono stati convocati proprio per una cattedra di sostegno e non, come in passato avveniva, pescati, per il sostegno, dalle graduatorie comuni delle varie materie. Le GpS sono divise in due fasce: la prima, che ha la priorità nell’assegnazione delle cattedre, è composta da docenti in possesso del titolo di specializzazione su sostegno: sono insegnanti che hanno dunque frequentato con successo i corsi organizzati dalle università (finora si sono svolti quattro cicli di insegnamento) e che dunque hanno competenze specifiche nel campo del sostegno. Nella seconda fascia delle GpS sono invece presenti i docenti che, pur privi del relativo titolo di specializzazione, entro l’anno scolastico 2019/20 abbiano maturato tre annualità di insegnamento su sostegno nel relativo grado e siano in possesso dell’abilitazione o titolo di accesso alle GPS di II fascia. Solo nelle province in cui i posti disponibili non siano stati coperti con gli insegnanti presenti in Gae e Gps, si utilizzeranno le graduatorie dei singoli istituti.Le supplenze sul sostegno sono state le prime ad essere assegnate, nei giorni precedenti l’avvio della scuola, e hanno preceduto anche quelle delle materie di insegnamento. Il risultato è che oggi la quasi totalità dei posti disponibili nell’organico di sostegno è stato assegnato a personale abilitato e a docenti specializzati sul sostegno, o quanto meno in possesso di un’esperienza almeno triennale. Una garanzia maggiore, per gli alunni con disabilità, rispetto a quella che si era garantita in passato. Per un passo avanti compiuto, uno che va ancora realizzato compiutamente: quello della continuità didattica, cioè della presenza continuativa negli anni dello stesso docente con lo stesso alunno. 

Vita in classe, consigli e regole per le famiglie degli alunni con disabilità

I vari documenti redatti dal Ministero e dal Comitato Tecnico Scientifico del governo prevedono una serie di misure anti-Covid specifiche per l’accoglienza degli alunni con disabilità. Viene anzitutto prescritto che deve essere garantita “in via prioritaria la didattica in presenza” per gli alunni con disabilità. Il suggerimento che arriva alle famiglie dall’Osservatorio scolastico dell’Aipd, in questo caso, è di “richiedere progetti d’istruzione domiciliare o di didattica a distanza limitatamente ai casi in cui vi siano reali e documentate condizioni di fragilità sanitaria, per non privare ulteriormente i nostri alunni con disabilità dell’esperienza concreta della vita a scuola con i propri coetanei a cui hanno già dovuto rinunciare per molti mesi”. La normativa in vigore che prescrive l’obbligo della mascherina a scuola solo durante gli spostamenti e se non si riesce a mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro, prevede anche che gli alunni con “forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina” non siano soggetti all’obbligo di utilizzarle. “Per quanto possibile – dice però Aipd - suggeriamo di insegnare ed abituare gli alunni con disabilità ad utilizzare questo dispositivo che garantisce senz’altro una maggior sicurezza per sé e per gli altri”. Inoltre, da rimarcare che la normativa prevede per alcune tipologie di disabilità è opportuno “studiare accomodamenti ragionevoli” che devono necessariamente essere condivisi con le famiglie e indicati nel PEI di ciascun alunno.

Non solo Covid, novità anche sul fronte Pei

E a proposito di Piani Educativi Individualizzati, è da ricordare che alle misure generali per l’emergenza COVID-19, per gli alunni con disabilità si potrebbe aggiungere quest’anno anche la novità dei nuovi modelli di PEI che, come preannunciato dal Ministro Azzolina prima dell’estate, forse entreranno in vigore già da questo mese di settembre. Dopo il lavoro estivo portato avanti anche all’interno dell’Osservatorio Permanente per l’Inclusione Scolastica del Ministero, una settimana fa il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha subordinato il proprio parere positivo a questi nuovi documenti all’accoglimento di numerose proposte di modifica. Si è ora in attesa di sapere se il Ministero deciderà di accogliere queste proposte ed emanare subito i nuovi modelli oppure se rimanderà la loro emanazione, come suggerito espressamente dal CSPI.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)