Sea Watch e Sea Eye, messaggio Giornata malato, mons. Sippo, vescovi Venezuela su Maduro, elezioni Guatemala, economia area euro, agricoltura

Il riepilogo delle principali notizie dall'Italia e dal mondo a cura dell'agenzia Sir.

Sea Watch e Sea Eye, messaggio Giornata malato, mons. Sippo, vescovi Venezuela su Maduro, elezioni Guatemala, economia area euro, agricoltura

Migranti: i soccorritori di Sea Watch e Sea Eye, “un fallimento europeo”

“La situazione è al momento stabile ma non si sa per quanto tempo ancora si riuscirà a tenerla sotto controllo, in questa totale incertezza. È un fallimento europeo, di fronte a questa costa dell’Europa”. Da Berlino oggi parlano i soccorritori delle navi Sea-Watch 3 della Ong Sea Watch e della Professor Albrecht Penck di Sea-Eye. Alina Krobok di Sea Watch: “Che salvare vite umane fosse sempre più difficile lo sapevamo ma questo è un nuovo record negativo”, dopo che per 18 giorni 49 persone sono costrette a stare a bordo delle due navi (rispettivamente 32 e 17), ora attraccate nelle acque territoriali maltesi. A bordo delle due navi la situazione è sempre più delicata: difficoltà a garantire l’igiene, acqua potabile misurata, mal di mare, fragilità psicologica che cresce con il passare dei giorni in questo clima sospeso. Chi aveva smesso di nutrirsi oggi ha ripreso a mangiare, su invito del personale a bordo. Sulla Sea Watch 3 ci sono anche tre bambini sotto i sette anni, 2 sulla Albrecht Penck. “Che cosa deve succedere sulle navi perché si trovi una soluzione?”, ha chiesto Erik Marquardt di Sea Eye. I numeri degli arrivi calano ma “la via del Mediterraneo è sempre più mortale non solo per le circostanze in cui viaggiano le persone, ma anche perché le risorse per il salvataggio sono sempre più limitate” denuncia Marquadt. “Le navi che incontrano barconi e migranti guadano altrove per non finire nei guai. Certo il dovere è salvare le persone, ma ogni capitano si domanderà se salvare o meno e quindi affondano i diritti del mare e delle persone. Non abbiamo nessuno in mare che possa dire quanti ne muoiono”, ha confermato Philippe Hahn, comandante dell’unità operativa di Sea Watch.

Papa Francesco: messaggio Giornata malato, la vita non è “una proprietà privata”, no a “manipolazione”

“La vita è dono di Dio”, e proprio per questo “l’esistenza non può essere considerata un mero possesso o una proprietà privata, soprattutto di fronte alle conquiste della medicina e della biotecnologia che potrebbero indurre l’uomo a cedere alla tentazione della manipolazione dell’albero della vita”. Lo scrive il Papa, nel messaggio per la prossima Giornata mondiale del malato, che si celebrerà in forma solenne a Calcutta l’11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes. “La cura dei malati ha bisogno di professionalità e di tenerezza, di gesti gratuiti, immediati e semplici come la carezza, attraverso i quali si fa sentire all’altro che è ‘caro’”. “Di fronte alla cultura dello scarto e dell’indifferenza – l’appello del Papa – il dono va posto come il paradigma in grado di sfidare l’individualismo e la frammentazione sociale contemporanea, per muovere nuovi legami e varie forme di cooperazione umana tra popoli e culture”.

Finlandia: Helsinki, vescovo Teemu Sippo grave in ospedale. Don Goyarrola (vicario), “ogni giorno riceve la comunione”

È ricoverato per un trauma cranico il vescovo di Helsinki Teemu Sippo, dopo una caduta il 26 dicembre scorso. Le condizioni del vescovo stanno migliorando e ora “ha iniziato i trattamenti riabilitativi” anche se “è difficile per i medici dire quanto tempo sarà necessario per il pieno recupero”. A informare regolarmente la diocesi dello stato di salute del vescovo finlandese è il vicario generale Raimo Goyarrola che ha informato anche il presidente della Conferenza episcopale nordica, mons. Czeslaw Kozon di Copenaghen e il nunzio apostolico a cui il vicario ha “chiesto qualche consiglio su come gestire questa situazione in relazione al diritto canonico”, riferisce don Goyarrola stesso. Il 2 gennaio il vicario aveva scritto sul sito della diocesi di aver “portato al vescovo la santa comunione e impartito il sacramento dell’unzione degli infermi. Gli ho detto che tutti noi preghiamo per lui e gli siamo vicini. Il vescovo ha ringraziato e ha detto di sentire questo amore e sostegno”.

Venezuela: Azuaje (presidente vescovi), “dubbi su legittimità nuovo mandato Maduro. C’è bisogno di un cambiamento integrale di politica e leader”

“Un cambiamento integrale di politica e leader” tramite “l’unione dei venezuelani dentro e fuori dal Paese” per ricostruire il Venezuela. È l’appello di mons. José Luis Azuaje Ayala, arcivescovo di Maracaibo e presidente della Conferenza episcopale del Venezuala, nella sua lunga prolusione in apertura della 61ª Assemblea plenaria dell’episcopato, in corso in questi giorni a Caracas. Il 2019, ha osservato, si apre in un clima di “grande incertezza nella vita personale, istituzionale e comunitaria di un popolo”. Il riferimento è alle ultime vicende politiche del Paese: all’Assemblea nazionale legittimamente eletta (e contraria al nuovo mandato di Nicolas Maduro) è stato tolto il potere legislativo per assegnarlo ad un’Assemblea costituente. E il 10 gennaio prossimo, Maduro giurerà per assumere il suo secondo mandato di presidente, dopo aver vinto le elezioni anticipate del 20 maggio scorso, boicottate dall’opposizione. “Tanti i dubbi su questo giuramento, è legittimo, è illegittimo?”, si è chiesto mons. Azuaje: “La storia, al momento opportuno”, darà “il suo verdetto. Ciò che è certo è che nel Paese si sta vivendo una crisi sproporzionata in tutti gli ambiti, però sfortunatamente coloro che hanno guidato il governo durante questi ultimi anni, producendo un deterioramento umano e sociale nella popolazione e nella ricchezza della nazione, continuano sulla stessa strada, senza cambiamenti significativi nell’economia e per il miglioramento delle condizioni di vita dei venezuelani”. “Proseguire nello stesso modo – ha sottolineato – significa portare il popolo sull’orlo del precipizio”.
Guatemala: vescovi per le elezioni, “il voto non sia manipolato”

Un appello a tutti i cittadini del Guatemala a cercare il bene comune superando l’attuale polarizzazione ideologica e, in particolare, ai laici cattolici all’impegno nella vita politica viene rivolto dalla Conferenza episcopale del Guatemala (Ceg), attraverso un messaggio per l’inizio del nuovo anno, che sarà caratterizzato dalla campagna elettorale per elezioni a vari livelli, tra cui le Presidenziali. I vescovi, nel messaggio firmato dal presidente della Ceg, mons. Gonzalo de Villa y Váquez, vescovo di Sololá-Chimaltenango, e dal segretario generale, mons. Domingo Buezo Leiva, vicario apostolico di Izabal, sottolineano l’esigenza di una “presa di coscienza della responsabilità” di tutti i cittadini in quest’anno elettorale, sulla scia del recente messaggio di Papa Francesco per la Giornata della pace. Nel messaggio si ricordano alcuni temi già evidenziati in precedenti documenti e ancora attuali, come “il profilo dei politici che si presentano al voto, l’importanza della trasparenza, i programmi di governo e l’esigenza che il voto non sia manipolato”, il fatto che i candidati siano “promotori di pace e difensori della dignità umana”. Il messaggio della Chiesa guatemalteca tocca anche la piaga della corruzione che ha influenzato anche il processo democratico in Guatemala.

Economia: Istat-Ifo-Kfo, rallenta la crescita dell’area euro. Brexit, dazi, vulnerabilità e volatilità dei mercati minacce per il 2019

L’economia dell’area euro è prevista crescere a ritmi moderati e costanti nell’orizzonte di previsione (+0,3%) supportata dai miglioramenti della domanda interna. È quanto emerge dall’“Euro-zone economic outlook” (Ezeo) diffuso oggi da Istat, Leibniz Institute for Economic Research at the University of Munich (Ifo) e Kof Swiss Economic Institute che stimano per l’economia dell’area euro un leggero aumento, con una crescita costante del Pil sia nel primo sia nel secondo trimestre del 2019 (+0,3%).
“L’inflazione totale – si legge in una nota – si mantiene intorno alla soglia del 2% nell’ultimo trimestre del 2018 per poi scendere in misura contenuta nei trimestri successivi”. Secondo i tre istituti, “l’attuale scenario di previsione è caratterizzato da possibili revisioni al ribasso a causa delle incertezze legate a fattori globali sia economici sia politici”. “I rischi per le previsioni dell’economia dell’area euro hanno un orientamento negativo”, si legge nell’Ezeo, nel quale viene spiegato che “le incertezze legate a fattori politici come la Brexit, le dispute sui dazi commerciali, la vulnerabilità nei mercati emergenti e volatilità dei mercati finanziari minacciano le prospettive economiche e finanziarie per il 2019. In questo scenario l’impatto della normalizzazione della politica monetaria negli Stati Uniti sull’economia mondiale è ancora difficile da stimare”.

Agricoltura: Prandini (Coldiretti), “dal ministro l’impegno di ripresentare il Fondo di solidarietà e un tavolo per inasprire le pene per reati agroalimentari”

“Con il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, abbiamo puntualizzato quattro punti che hanno bisogno di risposte precise, a partire dalla questione del gelo che, nel 2018, ha colpito in particolare modo il Centro-Sud, con un danno del 60% per la mancata produzione degli olivi e di conseguenza di olio”. Lo dice al Sir Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, che oggi è stato ricevuto, insieme a una delegazione, dal ministro Centinaio, in occasione della manifestazione che ha portato in piazza a Roma migliaia di agricoltori per denunciare gli errori regionali e l’assenza nella manovra approvata delle misure necessarie a garantire adeguate risorse al Fondo di solidarietà nazionale per far fronte alle pesanti calamità che hanno colpito vaste aree del Paese. Dal ministro è stata manifestata la volontà di inserire il provvedimento sulle gelate nel prossimo decreto sulle semplificazioni. Per quanto riguarda il controllo su ciò che viene importato, “immediatamente Centinaio ha detto di voler attuare un tavolo tra ministero dell’Agricoltura e di Giustizia sulla legge concernente i reati agroalimentari, aumentando le pene attuali che sono esigue: basti pensare che se oggi un’industria agroalimentare volutamente sbaglia l’origine del prodotto è sanzionabile solo con qualche centinaia di euro. È fuori dubbio – sottolinea Prandini – che le grandi multinazionali hanno tutto l’interesse nel non rispettare le regole perché non incorrono in sanzioni severe”.

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Fonte: Sir