Senza dimenticare la formazione degli animatori. Il grest in cantiere nell’unità pastorale di San Pietro di Barbozza

Come organizzare il grest di quest’estate? Nell’unità pastorale di San Pietro di Barbozza qualche idea inizia a sbocciare. Tre parrocchie che cammineranno insieme, nel vero senso del termine, nel territorio. Intanto lo staff di Grestyle, una trentina di giovani coordinati dall’Ufficio pastorale, sta lavorando  una serie di proposte formative destinate agli animatori del grest, ragazzi dalla prima superiore in su.

Senza dimenticare la formazione degli animatori. Il grest in cantiere nell’unità pastorale di San Pietro di Barbozza

Come organizzare il grest di quest’estate? Nell’unità pastorale di San Pietro di Barbozza qualche idea inizia a sbocciare. Tre parrocchie che cammineranno insieme, nel vero senso del termine, nel territorio. «L’idea – racconta don Romeo Penon, il parroco – è riuscire, attraverso attività formative, a osservare il nostro territorio patrimonio dell’Unesco. Raccogliere testimonianze di persone adulte: per i più piccoli possono essere i racconti dei giochi di una volta fatti dai nonni, per i più grandicelli che tradizioni c’erano e cosa è rimasto. Cose semplici, ma del territorio». E l’aggancio alla proposta di fede? «Gesù osservando il territorio – dice il parroco – ha scritto le più belle parabole». Far quindi apprezzare angoli di territorio sconosciuti ai ragazzi, camminare lungo sentieri per stare all’aria aperta, arrivare a una malga per vedere come si fa il formaggio, dare un’anima al posto in cui si vive valorizzandolo con testimonianze locali.

Per chi si metterà a fianco dei ragazzi – gli animatori (dalla prima superiore in su) – lo staff di Grestyle, una trentina di giovani coordinati dall’ufficio diocesano, sta lavorando a una serie di proposte formative. Tre le possibilità in cantiere: la formazione digitale sulla falsariga di #grestandoacasa proposta nel 2020; una formazione locale, pensata per il singolo gruppo animatori della parrocchia e il Grestyle classico, nella formula del weekend o singola giornata, a seconda delle indicazioni sanitarie. «Il materiale è pronto – conclude don Zaramella – stiamo definendo i dettagli e siamo in attesa di capire come evolve la situazione pandemica. Per la formazione digitale ci sono sei puntate, sei aspetti dell’attività: tre sul rapporto animatore/animato e tre sul rapporto nel gruppoi animatori. La proposta locale invece è formulata in cinque moduli laboratoriali. Non sarà possibile realizzarla in tutte le parrocchie, ma è un modo per dire “noi ci siamo”». Per aggiornamenti: www.giovanipadova.it 

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