Servizio civile universale, 70 milioni non più disponibili: allarme degli enti

Le risorse stanziate andrebbero alla loro originaria destinazione, legata al Fondo per la riqualificazione delle aree degradate. Il ministro Spadafora scrive a Conte esprimendo preoccupazione e chiedendo un impegno formale ad aumentare le risorse

Servizio civile universale, 70 milioni non più disponibili: allarme degli enti

I 70 milioni di euro aggiuntivi, destinati al fondo del Servizio Civile Universale da un Disegno di legge approvato dal Governo Conte I lo scorso 31 luglio, non sarebbero più disponibili. Il Governo, stando alle informazioni che abbiamo raccolto, vorrebbe infatti utilizzarli per la loro originaria destinazione, legata al «Fondo per l’attuazione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate» del bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le parti opportunità.

In una lettera, finora riservata, inviata al Premier Conte e al Ministro dell'Economia Gualtieri lo scorso 18 febbraio è lo stesso Ministro con delega, on. Vincenzo Spadafora, a lanciare l'allarme e segnalare “preoccupazione” per questa decisione, che metterebbe a rischio il servizio civile universale, portando a un numero inferiore di posti finanziabili rispetto allo scorso anno, e che sarebbe un “pessimo segnale” nei confronti degli enti, impegnati attualmente nella nuova progettazione, e soprattutto dei giovani. Nella missiva, che ad oggi non avrebbe ancora ricevuto risposta, il Ministro chiede un impegno formale del Governo a reperire almeno 20milioni di euro per aumentare le risorse attuali, ferme a circa 210milioni (considerando anche 56milioni provenienti da “Garanzia Giovani”), e “ad intervenire in modo strutturale e sistemico per i prossimi anni, al fine di garantire, già in legge di bilancio, risorse sufficienti per avviare annualmente in servizio  40 mila giovani, dando continuità nella programmazione e stabilità ad una misura così efficace per il nostro Paese”.

L’allarme è stato fatto proprio anche dal Forum del Terzo Settore, che in un ordine del giorno dell’Assemblea nazionale del 24 febbraio scorso ha ricordato come “il fondo nazionale resta a 140 milioni di euro di effettiva disponibilità, sufficienti per un contingente di solo 20.000 posti e le notizie sui più volte annunciati 70 milioni aggiuntivi sono estremamente preoccupanti”. “Chiediamo al Governo – prosegue il Forum – di rispettare gli impegni presi con il disegno di legge depositato alla Camera e calendarizzato in Commissione Affari Costituzionali e comunque di confermare per il 2020 un contingente di 40.000 posizioni per rispondere alle attese dei giovani e delle comunità e dare senso agli sforzi organizzativi ed economici oltre che di risorse umane di cui si stanno facendo carico le organizzazioni accreditate”.

Come detto, il DDL, arrivato in Parlamento il 12 settembre scorso, destinava al servizio civile universale 70 milioni non utilizzati del Fondo per l’attuazione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree degradate per l’anno 2019. “In particolare – spiegava il Governo all’epoca - , si tratta delle risorse appostate sul capitolo 494 del bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le parti opportunità”.

Il provvedimento voluto proprio da Spadafora, all’epoca Sottosegretario con delega alla Politiche giovani e al Servizio Civile Universale, puntava a consentire “l’avvio di un ulteriore contingente di volontari, corrispondente a circa 13.000 giovani, garantendo il soddisfacimento di un maggior numero di domande, considerato che l’offerta annua di posti di servizio civile è nettamente inferiore alla domanda (circa quattro o cinque domande per ogni posto)”. Originariamente era stato annunciato per recuperare quei progetti approvati ma non finanziati nel Bando volontari del settembre 2019, ma poi i tempi di discussione avevano fatto slittare la sua approvazione al 2020, destinando di fatto i 70milioni ad incrementare gli attuali fondi del Servizio Civile Universale, che in assenza di essi oggi risultano così ridotti di 1/3 rispetto ai 300milioni complessivamente stanziati appena 2 anni fa dal Governo Gentiloni.

All’allarme lanciato dal Ministro e dal Forum del Terzo Settore, si è aggiunto anche quello di Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum del Servizio Civile, che ha dichiarato come  per il servizio civile “alla prospettiva di rafforzarne le potenzialità, aumentandone e stabilizzandone le risorse per renderlo una ‘misura strutturale’ delle politiche nazionali, assistiamo invece ad un Parlamento che destina i 70 milioni di euro previsti nel disegno di legge dello scorso luglio ad altre misure”. “La riforma che lo ha reso Universale ha previsto interessanti novità, una programmazione strutturata e progetti più aderenti agli obiettivi ONU 2030, più attenzione ai giovani, una valorizzazione delle competenze in uscita e tanto altro. Se continueremo ad assistere allo sforzo demagogico di introdurre riforme senza risorse immaginando, o peggio ancora pretendendo, che gli enti suppliscano ai mancati investimenti dello Stato con improbabili risorse proprie, condurremo il servizio civile al suo tramonto o gli enti al fallimento”, ha concluso Borrelli. (FSp)

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Fonte: Sir