Sinodo. La Chiesa di Padova è in cammino da tempo

È l’immagine di una chiesa all’avanguardia quella che i delegati padovani hanno portato a casa dopo l’esperienza della Settimana sociale di Taranto.

Sinodo. La Chiesa di Padova è in cammino da tempo

La nostra Diocesi è già in cammino da tempo verso la transizione ecologica, avendo creato nel 2017 il gruppo di acquisto per l’energia rinnovabile a cui hanno aderito finora quasi 200 parrocchie e il cui contributo alla riduzione delle emissioni è stato inserito nel Piano per l’energia rinnovabile e il clima (Paesc) da poco adottato dal Comune di Padova.

Un cammino che ha avuto un’altra importante tappa nell’agosto 2019 con l’adesione alla campagna internazionale per il disinvestimento dalle fonti fossili e per una finanza sostenibile promossa dal movimento Laudato si’. L’attenzione è stata ribadita anche lo scorso 11 ottobre, quando il vescovo Claudio ha sottoscritto insieme ad altri leader cattolici l’appello urgente ai capi di governo del G20 per porre fine all’uso dei combustibili fossili per proteggere la nostra casa comune e combattere la crisi climatica.

L’impegno della Diocesi di Padova ricerca un approccio integrato alle diverse dimensioni del vivere comunitario come proposto dall’enciclica Laudato si’, si pensi alla pastorale sociale nel dialogo con il mondo del lavoro, all’impegno della Caritas a fianco dei più fragili, alla trasparenza con la pubblicazione del bilancio annuale, alla Fisp, la Scuola sociopolitica diocesana, divenuta nel tempo una realtà di livello regionale e che vede il suo impegno legato a doppio filo con le tematiche dello sviluppo sostenibile e dell’ecologia integrale.

La stessa Fondazione Lanza gioca poi un ruolo attivo come laboratorio di pensiero e formazione e rappresenta un segnale concreto del cammino intrapreso dalla Diocesi su questi temi. Nei lunghi mesi che hanno preceduto gli incontri di Taranto, Padova è stata uno dei centri nevralgici della preparazione nel Nord Italia, contribuendo a creare occasioni di dialogo e confronto, mettendo in relazione mondi diversi dell’economia, del lavoro e della cultura. Si tratta ora di dare continuità a questo percorso rilanciando e accompagnando le proposte e gli impegno sottoscritti a Taranto a livello territoriale.

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