Torna la Conferenza sulle droghe dopo “dodici anni di immobilismo”

Presentata oggi a Roma la Conferenza nazionale sulle Dipendenze “Oltre le fragilità” che si terrà il 27 e 28 novembre a Genova. Il ministro per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone: “Una coraggiosa discontinuità col passato. La Conferenza offra al Parlamento gli strumenti per valutare correzioni alla normativa vigente”

Torna la Conferenza sulle droghe dopo “dodici anni di immobilismo”

 “Dopo dodici anni di immobilismo” il 27 e il 28 novembre 2021, Genova ospiterà la VI Conferenza nazionale sulle dipendenze “Oltre le fragilità” per approfondire le problematiche connesse alla diffusione di sostanze stupefacenti e psicotrope. A presentare oggi a Roma i dettagli della Conferenza è stato il ministro per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone. “Un appuntamento che ho fortemente voluto - ha affermato Dadone -, impegnandomi già all’indomani della mia nomina, per raccogliere la sfida, affermare il principio di legalità e segnare una coraggiosa discontinuità rispetto al passato”.  Una conferenza attesa da troppo tempo e che, secondo il ministro Dadone, dovrà offrire al Parlamento “strumenti e informazioni per valutare le correzioni della normativa vigente, la 309 del ’90, che pur avendo subito delle modifiche ha visto una mancata riconvocazione di questa conferenza che si sarebbe dovuta tenere ogni 3 anni, con una vacatio per 12 anni in termini di convocazione, ma che invece è funzionale a far sedere tutti gli attori, tutte le parti che si occupano del mondo delle dipendenze attorno ad un tavolo per riuscire ad offrire al Parlamento uno strumento per valutare le correzioni della normativa”.  Il modello della Conferenza è strutturato come un “percorso inclusivo e partecipato” iniziato nel mese di giugno 2021 e che si concluderà nelle giornate del 27-28 novembre a Genova, si legge in una nota del Dipartimento. “Attraverso un processo di consultazione aperta, sono stati individuati 7 temi rilevanti ai cui tavoli partecipano i rappresentanti di Amministrazioni centrali; Regioni e Province autonome; Servizi per le dipendenze pubblici e privati; Società scientifiche e società civile”. Per l’organizzazione della Conferenza, il Dipartimento per le Politiche Antidroga si è avvalso del supporto tecnico-scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il programma si svilupperà in due giornate di lavori plenari, secondo il programma messo a punto dagli Uffici del ministro. A chiusura della prima giornata di lavori è previsto un momento culturale dedicato ai giovani, nello storico teatro Carlo Felice di Genova. “Credo che all’interno di queste giornate si riuscirà e si deve riuscire a fare una discussione che sia scevra dalle prese di posizione personali e si provi a guardare a tutto quello che è il mondo della presa in carico delle tossicodipendenze con un approccio che riguardi principalmente la persona - ha detto il ministro Dadone -. Io ho questa attenzione particolare verso le persone che stanno dietro ad un fenomeno sul quale purtroppo si è discusso poco per anni anche perché la delega per oltre dieci anni non è stata affidata”. Con le giornate di Genova, quindi, si chiuderanno anche i lavori preparatori della Conferenza. “I risultati dei lavori saranno al centro delle due giornate durante le quali i Coordinatori di ciascun Tavolo Tecnico presenteranno una sintesi delle proposte emerse - si legge in una nota del Dipartimento -, contestualizzate da relatori di caratura internazionale e commentate dal pubblico presente in sala”. Sette i tavoli tematici convocati: Giustizia penale, misure alternative e prestazioni sanitarie penitenziarie nell’ambito della dipendenza da sostanze psicoattive; efficacia dell’azione di prevenzione e presa in carico precoce delle dipendenze patologiche; evoluzione delle dipendenze e innovazione del sistema dei Ser.D., delle comunità terapeutiche; potenziamento delle modalità di intervento in ottica preventiva e nell'ottica della riduzione del rischio e del danno. Analisi di esperienze nazionali ed europee; modalità di reinserimento socioriabilitativo e occupazionale come parte del continuum terapeutico; prodotti di origine vegetale a base di cannabis a uso medico; ricerca scientifica e formazione nell’ambito delle dipendenze. I lavori preparatori sono stati svolti online, ad eccezione del Tavolo Tecnico “Giustizia penale, misure alternative e prestazioni sanitarie e penitenziarie nell’ambito della dipendenza da sostanze psicoattive”, ospitato all’interno della Casa Circondariale di Rebibbia, e del Tavolo Tecnico “Prodotti di origine vegetale a base di cannabis ad uso medico” svolto presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze”.  Complessivamente ad oggi sono stati coinvolti 122 esperti: 21 dai Ministeri, 18 dalle Regioni, 24 dal privato sociale, 24 dalla società civile, 20 dai servizi pubblici, a cui si aggiungono quelli provenienti da Università, Cnr, Iss, società scientifiche, Aifa, forze di polizia, organismi di intelligence, enti locali, organismi internazionali ed europei, quali Nazioni unite, Osservatorio europeo sulle dipendenze, Gruppo Pompidou del Consiglio d’Europa, aggiunge la nota. Ai 7 tavoli tecnici, articolati in 45 sotto temi, hanno contribuito anche migliaia di iscritti, sia cittadini che associazioni. I lavori sono stati aperti al pubblico in modalità webinar e trasmessi in diretta streaming sui canali social appositamente creati con 18.000 interazioni; 350 interventi in streaming; circa 1 milione e 400 persone coinvolte; oltre più di 1 milione e mezzo di “impression” sui social. Inoltre, sono stati elaborati 7 instant book e oltre 370 documenti preparatori e relazioni strutturate.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)