Vicariato di Este. Festa della pace “diffusa”, domenica scorsa, per i ragazzi dell’Acr

Si inventano la “Festa della pace diffusa” pur di non rinunciare al tradizionale appuntamento di gennaio, Mese della pace, dell'Acr. Domenica 7 febbraio le parrocchie del vicariato di Este hanno celebrato una messa con un’intenzione comune e gesti condivisi. «Ci siamo sentiti “in comunione”». 

Vicariato di Este. Festa della pace “diffusa”, domenica scorsa, per i ragazzi dell’Acr

Fare un’unica Festa della pace era impossibile per le restrizioni imposte dalla pandemia, ma il vicariato di Este ha escogitato comunque un modo per condividere un appuntamento imprescindibile per i ragazzi dell’Acr. Come? Con una “festa diffusa” che si è tradotta domenica 7 febbraio in una messa celebrata dalle singole parrocchie, ma con un’intenzione comune: pregare per la pace.

A scendere nei particolari della proposta è Lara Ninello, presidente vicariale dell’Azione cattolica: «Abbiamo suggerito le preghiere dei fedeli e un gesto da fare al segno di pace: l’invito era quello di scambiarsi uno sguardo e di pensare poi a un modo per riallacciare i rapporti con una persona con cui abbiamo avuto uno screzio». Spazio anche alla solidarietà: le offerte raccolte durante la messa sono state destinate infatti al centro di ascolto della Caritas vicariale. C’è anche chi ha raccolti i frutti della proposta “Reporter di pace”, collezionando i testi e i disegni fatti dai ragazzi a cui era stata lanciata la sfida di raccontare gli episodi di pace di cui sono stati protagonisti o testimoni.

Buona la partecipazione dei ragazzi, che gli educatori hanno rivisto con immensa gioia. Sono poche le parrocchie che stanno facendo Acr online, tra mille fatiche, tutte le altre attendono il via libera per gli incontri in presenza. «Abbiamo condiviso qualcosa anche se a distanza – osserva Ninello – Fare la stessa esperienza nello stesso momento ci ha fatto sentire “in comunione”».

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