L'impresa di Francesco Lotoro per raccogliere la produzione artistica dei musicisti rinchiusi nei campi di concentramento nazisti e stalinisti dal 1933 al 1953. Un lavoro minuzioso di recupero, studio, revisione, archiviazione, esecuzione e registrazione discografica di partiture scritte perché restasse un segno di quei 20 anni in cui compositori, direttori d’orchestra, solisti, uomini di teatro e di spettacolo sparirono: perseguitati e discriminati per la loro etnia, religione, disabilità, orientamento sessuale