Al via la collaborazione tra Cotti in Fragranza e la storica cantina Masi

Nasce la sinergia tra il laboratorio di prodotti da forno del carcere Malaspina di Palermo e la cantina della Valpolicella Classica. Lo chef Gambino: “Non un traguardo ma un bellissimo punto di partenza”

Al via la collaborazione tra Cotti in Fragranza e la storica cantina Masi

Dal nord arriva un nuovo impegno per i 14 ragazzi, per gran parte con trascorsi penali, che fanno parte di Cotti in Fragranza. Una nuova collaborazione, infatti, è nata tra Cotti in Fragranza, laboratorio di prodotti da forno nato all’interno del carcere Malaspina di Palermo e Masi, storica prestigiosa cantina della Valpolicella Classica.

La presentazione del nuovo progetto è avvenuta, nei giorni scorsi, Al Fresco giardino e bistrot, lo spazio dell'impresa sociale Cotti in Fragranza, inaugurato poco più di un anno fa, che sorge all’interno del giardino di Casa San Francesco, il palazzo seicentesco nel cuore del centro storico palermitano tra Ballarò e la cattedrale arabo-normanna.

A lavorare dentro Cotti in Fragranza, per il momento, ci sono: tre ragazzi che si trovano nel carcere Ipm Malaspina mentre tra gli esterni - alcuni con trascorsi penali e altri con misura alternativa alla detenzione e con la messa alla prova - ci sono quattro giovani che sono in sala e 7 in cucina. Inoltre tra i giovani c'è anche qualche ragazzo straniero appena uscito dalla comunità di accoglienza e due ragazze immigrate che sono arrivate tramite l'associazione Pellegrino della Terra che si occupa di vittime di tratta.

“Dopo il lockdown siamo riusciti a riprenderci nel migliore dei modi - dice con soddisfazione Lucia Lauro, una delle due socie fondatrici di Cotti in Fragranza  insieme a Nadia Lodato -. Grazie anche all'amicizia che da sempre ha l'Opera don Calabria con questa storica cantina, per i nostri ragazzi  è nata una nuova opportunità di collaborazione lavorativa e di confronto con le eccellenze del food & beverage. Si tratta, infatti, di una nuova sinergia che sta portando alla realizzazione di prodotti in co-marketing. Dopo avere sentito parlare del nostro biscottificio solidale, la cantina Masi, ci ha proposto di realizzare per loro dei biscotti locali veneti gli Zaletti (con farina di mais) e la loro Sbrisolona di riso. E' la nostra prima collaborazione a livello nazionale e di questo siamo notevolmente contenti. Inizieremo pure a mettere alla carta i loro vini da noi. Intanto continuiamo con altre proposte: un'altra bella notizia è che una pasticceria di Palermo ha deciso di 'adottarci' per insegnarci a realizzare presto i panettoni artigianali che proporremo a Natale”.

“Sicuramente questa nuova possibilità non è un traguardo ma un bellissimo punto di partenza – aggiunge lo chef Francesco Gambino di Cotti in Fragranza – che, unendo attraverso la cucina il nord con il sud, ci stimola ad andare avanti con l'entusiasmo di sempre”.

“Noi abbiamo intrapreso questa collaborazione - sottolinea Raffaele Boscaini che appartiene alla settima generazione familiare della cantina Masi – con loro nell'ambito dell'attività di produzione e consumo in piccoli bistrot di nostri biscotti locali e del vino. Avendo la necessità di produrli in una scala più grande ci siamo, allora, rivolti a loro a cui ci siamo interessati in forza proprio della nostra amicizia che a Verona abbiamo con l'Opera Don Calabria. Di conseguenza, abbiamo intrapreso volentieri questa strada nella consapevolezza che il buon cibo può essere prodotto anche da piccole realtà con una forte connotazione etica e sociale come Cotti in Fagranza”.

Cotti in Fragranza, realtà non profit, è sorta originariamente come un laboratorio per la preparazione di prodotti da forno di alta qualità, commercializzati nel territorio locale e nazionale nato all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni Malaspina di Palermo. È gestita dalla giovane cooperativa sociale Rigenerazioni onlus e promossa dallo stesso Istituto Penale per i Minorenni, dall’Associazione Centro Studi Don Calabria e dalla fondazione Don Zeno. Dal giugno 2016 la realtà è attiva in percorsi professionalizzanti efficaci e sostenibili nell’ottica dell’impresa sociale a governance partecipata. L’obiettivo ambizioso è quello di promuovere una stabile inclusione dei giovani del Malaspina che, previa formazione, potranno diventare lavoratori specializzati e autonomi, anche al di fuori del percorso detentivo.

Serena Termini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)