Alessandra, infermiera in ospedale e supermamma di Anna, Elena, Elisabetta, Marta e Maria. "Coniugo il lavoro e la famiglia"

Negli ultimi 19 anni ha beneficiato di 5 part-time, uno per figlia: “Se questo istituto non ci fosse stato avrei dovuto licenziarmi, e sarei stata costretta a rinunciare a una parte di me. Il mio lavoro è la mia passione”. Il DG Scibetta: “L’Ulss 6 Euganea si sforza di incentivare il benessere dei lavoratori. Complimenti a chi onora lavoro e famiglia, vivendoli entrambe intensamente”.

Alessandra, infermiera in ospedale e supermamma di Anna, Elena, Elisabetta, Marta e Maria. "Coniugo il lavoro e la famiglia"

La figlia più grande, Maria, ha 19 anni e tra pochi giorni inizierà l’Università; la più piccola, Marta, ne ha 5 e va all’asilo. Poi ci sono Anna, 14 anni che frequenta le superiori, Elisabetta 12 che va alle medie ed Elena 6 che ha debuttato alle elementari. Cinque figlie a “copertura didattica totale” e una “supermamma” che nonostante la sua famiglia sia via via cresciuta nel tempo non ha mai rinunciato a coltivare quella che definisce “la mia grande passione”. Alessandra Nichetto, 47 anni, di professione fa l’infermiera all’Ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco. Infermiera, da vent’anni: adesso in Riabilitazione e lungodegenza, prima in Neurologia sempre nel presidio della Saccisica, prima ancora a Chioggia, a Trieste e nel Veronese.

Come faccio? Negli anni ho goduto di cinque part-time, uno per figlia. Adesso lavoro 18 ore a settimana e confido che mano a mano le mie ragazze diventino autonome... Alla luce della mia esperienza posso dire che ci siano due fasi – racconta Alessandra, “innamorata” del lavoro in reparto – la prima infanzia in cui i bambini sono piccoli e serve la mamma, e l’adolescenza dove è altrettanto importante essere presenti perché i giovani sono proiettati in un mondo nuovo che non riescono a gestire. Insomma, il part-time mi ha aiutato e mi sta aiutando tanto. Se non l’avessi avuto avrei dovuto licenziarmi. Mio marito è un ingegnere libero professionista, spesso si deve assentare quindi noi viviamo a incastro: la scuola, le visite, lo sport, la nostra è un’autogestione totale. Con lui tante volte ci siamo chiesti se io avessi dovuto lasciare il posto per dedicarmi alle figlie, ma il mio lavoro è la mia grane passione, mi piace il contatto con le persone, lo stare in gruppo, l’agire in équipe. Avrei perso una parte di me… e ho preferito rimboccarmi le maniche”.

Mio marito ed io, in questo cammino, ci siamo dati dei limiti – continua Alessandra Nichetto -, consapevoli però che il lavoro è un contatto continuo con la realtà, uno stimolo. Poi il dimostrare alle nostre figlie che una persona riesce a gestire una famiglia e contemporaneamente una passione, beh lo ritenevamo e lo riteniamo cosa molto preziosa. Così come è fondamentale che i figli abbiano dei punti di riferimento saldi che non siano le baby-sitter: grazie alla possibilità di poter stare più tempo a casa riusciamo a vedere le loro difficoltà e a guidarli nelle scelte. Così facendo siamo riusciti a limitare le presenze esterne al minimo, e siamo arrivati a un bel punto. Le difficoltà esistono, gli imprevisti pure ma ci siamo, e questo fa la differenza”.

“Ci piace molto il modo con cui i nostri dipendenti onorano il lavoro, vivendolo intensamente – commenta il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta - e onorano la famiglia, crescendola con dedizione e con il valore della presenza. Dal canto nostro ci sforziamo di incentivare il benessere dei dipendenti, profondamente convinti come siamo dell'importanza del part-time, istituto che deve essere dinamico e flessibile, utile a conciliare le esigenze della persona lavoratrice con le necessità organizzative aziendali”.

Fonte: Ufficio Stampa e della Comunicazione Direzione Generale Azienda ULSS 6 Euganea

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Fonte: Comunicato stampa