Bologna, un crowdfunding per la famiglia di Michele, il pizzaiolo antimafia di Porta Pazienza

La lotta alle mafie, l’impegno sociale: da Napoli a Bologna, Michele Ammendola era noto per l’impegno profuso in tutte le sue battaglie. Scomparso pochi giorni fa, lascia la moglie e i due figli, Francesco e Luca, bambino con autismo. Oggi Angsa lancia, per loro, una raccolta fondi

Bologna, un crowdfunding per la famiglia di Michele, il pizzaiolo antimafia di Porta Pazienza

“Hai sempre pensato agli altri. Ora che non ci sei più penseremo noi a Luca. Michele non c’è più. Lui che aveva capito che Luca e la sua famiglia avevano bisogno di una mano amica che li guidasse nel complicato mondo dell’autismo. Grazie a Luca, Michele e Alessandra hanno conosciuto Angsa Bologna. Con noi ha iniziato un percorso educativo che, anche grazie alla scuola, a Granarolo – Città Blu-Autism Friendly – ha dato ottimi frutti. Tutto questo deve continuare perché l’autismo accompagnerà Luca per tutta la vita. Michele non ci sarà più a sollecitare noi come associazione e le istituzioni a far conoscere l’autismo, a formare docenti, educatori e genitori. Per questo noi dobbiamo darci da fare ancora di più affinché Luca possa avere sostegno per le preziose ore educative del suo progetto di vita. Napoli e Bologna, le tue città, unite nel dolore per la tua scomparsa, ma decise a portare avanti le tue idee di inclusione”. È il messaggio che, sul sito, Angsa Bologna ha condiviso per lanciare una campagna di raccolta fondi per assicurare al piccolo Luca, bambino con un disturbo dello spettro autistico, a suo fratello Francesco e alla loro mamma Alessandra il futuro che Michele, scomparso improvvisamente pochi giorni fa a 46 anni, avrebbe voluto per loro: “Noi tutti e tutte da qui non ci spostiamo e continueremo a prenderci cura della tua famiglia come tu hai fatto con il resto del mondo”, scrivono le tante associazioni – da Libera alla Terra dei fuochi; dalle Cucine popolari all’Arci, passando per Cefa, Emergency fino al al Napoli Club Bologna – che hanno scelto di aderire al crowdfunding “Grazie Michele, tutto buonissimo”.

Michele Ammendola, a Napoli come a Bologna, era molto conosciuto. Titolare e fondatore della pizzeria etica “Porta Pazienza” al Pilastro – uno dei quartieri più difficili di Bologna, in termini di sicurezza e spaccio – in questi anni emiliani si è distinto per un fortissimo e profondo impegno in tanti campi, lotta alle mafie e sensibilizzazione a proposito di disabilità e autismo in primis. Con altre persone aveva fondato prima la pizzeria etica Masaniello, che utilizzava prodotti provenienti dalle cooperative sociali che lavorano con i beni confiscati alle mafie; poi, in collaborazione con la cooperativa La Formica, aveva spostato il progetto nel Circolo Arci La Fattoria ribattezzandolo La Fattoria di Masaniello (circa un anno fa rinominata, come detto, Porta Pazienza). Nella sua pizzeria i dipendenti erano soprattutto giovani in difficoltà o con disabilità. Sua l’idea di proporre, anche nel capoluogo emiliano, il progetto della pizza sospesa e, lo scorso marzo, la promozione di un crowdfunding per un food truck che, portando la pizzeria on the road, permettesse ai dipendenti di continuare a lavorare.

Nel 2019, sempre da un’idea sua e della moglie, Michele Ammendola – anche socio di Angsa – diede vita nel suo locale a una “Scugnizzeria”, uno spazio dedicato ai bambini – che qui possono intrattenersi durante i pranzi e le cene dei genitori – che, tre sabati al mese, diventa spazio dedicato ad attività educative, sempre promosse da Angsa, rivolte a una trentina di bambini con autismo tra i 4 e i 12 anni, seguiti da educatrici specializzate.

Sul suo profilo Facebook, l’ultimo post risale al 7 gennaio, poche ore prima di morire (e, in questi giorni, è stato condiviso da istituzioni, politici, volontari e cittadini): “Autismo, la grande sfida – scriveva –! Tra esattamente 10 giorni (il 17 gennaio) compio 46 anni e come da qualche anno a questa parte vi chiedo di farmi un regalo a costo zero, dedicandomi solo pochi minuti, della vostra vita. Come ogni anno Angsa Bologna partecipa al contest Il mio dono di Unicredit. Basta veramente poco. Basta solo fare click sul link, inserire la propria mail e confermare la scelta con l’ultimo click. A ogni click sarà donato 1 euro ad Angsa. Faccio un esempio concreto: grazie alle varie donazioni e raccolte, Luca nel periodo di feste natalizie (di fine dicembre) è stato accolto gratuitamente per 4 giorni in attività dalle 9 alle 16 da personale qualificato. Così faccio questo appello, perché tutto ciò possa continuare ed essere implementato. Pertanto, se vuoi farmi gli auguri, ti chiedo di pubblicare nei commenti lo screenshot dell’avvenuta votazione. Sarà meraviglioso vedere tanti voti. Ci posso contare?”.

Ambra Notari

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)