Bologna, vecchi pellettieri insegnano il mestiere ai rifugiati

Per non perdere l'antico sapere artigiano della pelletteria a Bologna Cna insegna il "mestiere" anche ai rifugiati che lavorano a Marzabotto, nell'ex cartiera di Lama di Reno, recuperata nel 2017 per ospitare un laboratorio di moda etica

Bologna, vecchi pellettieri insegnano il mestiere ai rifugiati

Per non perdere l'antico sapere artigiano della pelletteria a Bologna Cna insegna il 'mestiere' anche ai rifugiati che lavorano a Marzabotto, nell'ex cartiera di Lama di Reno, recuperata nel 2017 per ospitare un laboratorio di moda etica. Grazie alle risorse del cinque per mille, infatti, l'ente no profit Cna Impresa Sensibile ha deciso di mettere in piedi un progetto di "volontariato delle competenze", come lo definisce la stessa associazione di categoria. Di cosa si tratta? Nel concreto, sono stati 'arruolati' due maestri artigiani ormai in pensione, che per un anno affiancheranno i lavoratori del Laboratorio Cartiera. Saranno attivati percorsi formativi e saranno sviluppati anche prototipi di prodotti in pelle ex-novo. Si tratta insomma di un'opera di "affiancamento e tutoraggio", spiega Cna, ma allo stesso tempo anche di "dialogo intergenerazionale e interculturale".

Da cinque anni la cooperativa sociale Lai-Momo, in collaborazione con il programma delle Nazioni Unite 'Ethical fashion initiative', ha avviato nell'ex cartiera di Marzabotto un laboratorio di moda etica, che produce accessori in pelle e tessuto recuperando materie prime di scarto dalla produzione di grandi marchi. Inoltre, nell'azienda vengono inseriti al lavoro migranti, rifugiati e persone in condizioni di svantaggio. Ad oggi sono una decina gli addetti, affiancati da un pellettiere, che producono borse, zainetti e porta oggetti. Dal 2017, il Laboratorio Cartiera ha raccolto e recuperato 14 tonnellate di pelle finita e formato 115 persone nell'ambito della pelletteria. "Dopo tanti anni di sofferenze- spiega in fondatore, Andrea Marchesini Reggiani- finalmente abbiamo tante commesse che non sappiamo come consegnarle".

L'iniziativa di Cna Sensibile è stata presentata questa mattina a Bologna nella sede dell'ente di formazione Ecipar. "Il profitto non deve essere più il solo punto al centro di un'azienda- sostiene il numero uno degli artigiani, Antonio Gramuglia- vogliamo spingere e far capire alle nostre imprese che si può fare profitto e bei prodotti anche avendo un'attenzione alle persone e al Pianeta". Con questa iniziativa, aggiunge Jacopo Basili, rappresentante nazionale di Cna Impresa Sensibile, "Bologna è un riferimento nazionale e può essere un format da replicare in altri territori". Soddisfatta la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi.

"Marzabotto non è un luogo qualsiasi- rivendica- su pace, diritti e inclusione lavoriamo da tempo. Nessuna persona e nessun materiale può essere considerato come uno scarto, e lo stesso vale per i luoghi". Grazie ai fondi del Pnrr, ricorda infatti Cuppi, sarà possibile recuperare anche la zona rimanente dell'ex cartiera, per creare "spazi per aziende innovative e per l'ospitalità, per far rivivere quel luogo e tutto quello che c'è attorno". L'esempio di Lama di Reno, rimarca Rosa Grimaldi, delegata del sindaco alle imprese creative, "è utile anche per aumentare la sensibilità delle altre imprese sul tema della sostenibilità". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)