Case popolari, la Lombardia non chiederà più le possidenze agli stranieri

La Regione annuncia di aver "recepito" l'ordinanza del Tribunale di Milano dello scorso 27 luglio. L'assessore Bolognini: "Ad oggi niente certificato, ma faremo ricorso". Nell'attesa emesso un provvedimento "ponte"

Case popolari, la Lombardia non chiederà più le possidenze agli stranieri

La Regione Lombardia annuncia di aver "recepito" l'ordinanza del Tribunale di Milano dello scorso 27 luglio, informando che il certificato di possidenza non verrà richiesto agli stranieri in procedura di assegnazione di alloggio popolare. Tuttavia, come conferma l'assessore lombardo alle Politiche abitative Stefano Bolognini, la Regione "ha comunque già deliberato la volontà di fare ricorso", oltre ad aver fatto richiesta di sospensiva rispetto alla sentenza del tribunale e all'ordinanza.

Nel frattempo, Palazzo Lombardia annuncia di aver emesso un provvedimento 'ponte’ "che permetterà ad Aler e ai Comuni lombardi di assegnare gli alloggi inseriti nei precedenti bandi". Insomma, "in attesa del giudizio sul ricorso", grazie a questo provvedimento, come afferma Bolognini, "potranno essere assegnati con riserva gli alloggi popolari presenti negli ultimi bandi pubblicati". Per quanto concerne invece la contestazione all'ordinanza, "nell'appello al Tribunale faremo valere le nostre ragioni, delle quali siamo assolutamente convinti", afferma. Insomma, "siamo fiduciosi del fatto che le nostre istanze verranno accolte", sottolinea Bolognini, dettosi certo che il regolamento, "anche con le modifiche imposte dalle sentenze, tuteli e premi chi risiede da più tempo in Lombardia e nel comune in cui presenta domanda".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)
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