Centro estivo nella casa di riposo, così i nonni tornano "in servizio"

A Bologna l'iniziativa delle Acli. I nonni di Casa Sant'Anna e Santa Caterina tornano in servizio effettivo. La struttura che li ospita, infatti, per tre settimane (l'ultima di agosto e le prime due di settembre) ospiterà un centro estivo per 30 bambini con attività a suon di musica che metteranno insieme gli anziani con i giovanissimi iscritti. "Dalla logica del dono passiamo al protagonismo attivo"

Centro estivo nella casa di riposo, così i nonni tornano "in servizio"

I nonni di una casa di riposo di Bologna tornano in 'servizio effettivo'. La struttura che li ospita, infatti, per tre settimane (l'ultima di agosto e le prime due di settembre) ospiterà un centro estivo per 30 bambini con attività a suon di musica che metteranno insieme gli anziani con i giovanissimi iscritti. Il progetto della Curia 'Adotta un nonno' fa un passo avanti grazie alle Acli, che hanno coinvolto la Fondazione che gestisce Casa Sant'Anna e Santa Caterina, una delle strutture 'adottate' dalla Chiesa di Bologna, dove in questi anni sono arrivate le cartoline e i doni inviate da scuole e gruppi scout. "Dalla logica del dono passiamo al protagonismo attivo degli anziani, che non saranno solo beneficiari di un servizio, ma protagonisti, potendo rendersi utili nelle attività con bambini. Abbiamo tanti anziani e tanti grandi anziani a Bologna che hanno ancora molto da dare", spiega la presidente di Acli, Chiara Pazzaglia. Le attività saranno organizzate da Insuono, un'associazione specializzata in progetti di educazione musicale e alle arti e in musicoterapia. Il centro estivo conta già 15 bambini iscritti (il 30% con disabilità), ma c'è posto per altrettanti ragazzi, in un periodo, quello prima dell'inizio della scuola, in cui c'è carenza d'offerta di centri estivi. La proposta di casa Sant'Anna e Santa Caterina prevede un orario dalle 7.30 del mattino fino alle 18, un costo di 110 euro a settimana (70 euro senza pasto)con sconti e gratuitità in base all'Isee.

"Questo è vero welfare, perché se non ci fossero nonni, il welfare sarebbe fermo. Oggi a Bologna il 44% delle coppie giovani deve chiedere sostegno ai nonni. Ma in una città che accoglie, c'è ancora tanta solitudine, che il terzo settore può alleviare", assicura Filippo Diaco, ex presidente di Acli, oggi consigliere comunale eletto nella lista di Isabella Conti. "Gli opposti si attraggono", nota Gianluigi Pirazzoli, presidente della Fondazione Sant'Anna e Santa Caterina. "Vorrei tanti bambini che si prendono cura degli anziani, perché, più che dare giorni alla loro vita, è fondamentale mettere vita nei loro giorni", conclude. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)