Cercasi mamma e papà per una bambina che vive in ospedale

Martina (nome di fantasia) ha una mamma che non riesce a prendersi cura di lei. Ma ha una malformazione congenita, che scoraggia i potenziali genitori adottivi. L’invito delle MammeMatte: “Mamme e papà, per favore andate oltre le diagnosi”

Cercasi mamma e papà per una bambina che vive in ospedale

 Ha solo pochi mesi, ma li ha trascorsi tutti in ospedale, coccolata da medici e infermieri, Martina (nome di fantasia) è una bambina nata con una disabilità che forse non la farà camminare, ma che potrebbe spaventare più del necessario. Questa è almeno la convinzione delle infaticabili promotrici dell’associazione M’aMa-Dalla Parte dei Bambini, meglio nota come La Rete delle MammeMatte), che per lei lanciano un appello attraverso Redattore Sociale: Martina ha bisogno di una famiglia che voglia e possa adottarla, di una mamma e un papà per sempre, residenti in qualunque luogo d’Italia. Quella di Martina è una storia drammatica e, al tempo stesso, una storia come tante: sua madre ha 27 anni, vive per strada e fa uso di sostanze stupefacenti da tanto tempo. Quando è lucida dice a tutti che vuole cambiare vita per la sua bambina.

Una mamma che non riesce a prendersi cura della sua bambina

“Lo dice da anni, di voler cambiare vita, da quando era poco più che adolescente, ma non è mai riuscita farlo – spiegano le MammeMatte –: forse perché ha incontrato le persone sbagliate, forse perché non è mai stata amata abbastanza”. Nel frattempo continua a vivere in un paesino di poche anime nel Centro Italia. Nel suo paese la conoscono tutti e tutti sanno che, sotto gli effetti delle sostanze, può diventare violenta. “Alcuni paesani cercano di darle una mano, altri la ignorano ma tutti sono dalla parte della piccola Martina, di sua figlia – proseguono le MammeMatte. – Alla nascita della piccola le è stato proposto di andare in comunità a disintossicarsi insieme alla bimba, lei però non ce l’ha fatta, non è voluta andare”.

C’è un bambino dietro la diagnosi

“Ora Martina è ancora tanto piccola, sicuramente avrà delle problematiche sanitarie da affrontare, ma insieme a una famiglia che la ama, riuscirà a superare qualsiasi sfida – dice Karin Falconi, vicepresidente dell’associazione –. Abbiamo pubblicato un appello per lei sui nostri canali social e abbiamo ricevuto una ventina di richieste di informazioni. Tutti però si sono tirati indietro, intimoriti dalla presenza di una malformazione congenita. È la cosa che accade anche quando si tratta di bambini grandi. Noi però invitiamo le potenziali famiglie adottive o affidatarie a non lasciarsi condizionare oltre misura da questi elementi: i bambini sono molto di più delle diagnosi o dei dati anagrafici e non è raro scoprire che, visti più da vicino, i problemi non sono così grandi come pensavamo”. Ma come funziona l’iter? È ancora Karin Falconi a spiegarlo: “Una volta che le famiglie adottive o affidatarie hanno dato disponibilità a un colloquio conoscitivo, i servizi o il tribunale forniscono maggiori informazioni e dettagli sul caso. Poi spetterà ai servizi o al tribunale dare il via libera e, a quel punto, potrà cominciare l’avvicinamento. Insomma, il nostro invito alle famiglie è quello di darsi un’ulteriore possibilità, senza fermarsi a un’indagine superficiale.

Una rete per i bambini senza famiglia

Dal 2017 le MammeMatte sono riuscite e trovare una casa a 110 minori con bisogni speciali, facendo da ponte tra le famiglie e i tribunali. Si tratta di bambini definiti dagli stessi operatori come “difficilmente collocabili”, perché hanno dai 9 anni in su, hanno fratelli e sorelle, presentano gravi disabilità, sono istituzionalizzati da anni o sono vittime di maltrattamenti e abusi. Attualmente il progetto conta su una rete di 1.700 famiglie presenti sull’intero territorio nazionale. 

Per maggiori info su Martina e gli altri bambini in cerca di famiglia: www.affidiamoci.com e/o scrivere a karin@affidiamoci.com o a mamadallapartedeibambini@gmail.com. Telefono: 339.8322065 (Karin) o 331.7910854 (Emilia). Chiunque incontrasse difficoltà a iniziare una formazione presso i propri servizi di riferimento, può chiedere info a: percorsimama@gmail.com

Antonella Patete

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)