Claudio Bertolin. Il bluesman padovano che ama le note dei neri d’America
Il musicista Claudio Bertolin è nato al Portello e negli anni Settanta è stato uno dei primi a diffondere la musica nata sui campi di cotone in America durante lo schiavismo. «Quello che mi ha sempre colpito del blues è lo stato d’animo e il modo spirituale con cui è eseguito». L’incontro con il texano Cooper Terry è stato determinante per iniziare a esibirsi in numerosi festival blues in Italia. Importante anche la collaborazione con il cittadellese Raffaele Bisson

Dalle piantagioni americane ottocentesche all’Italia del secondo Novecento: il blues è arrivato nel nostro Paese grazie al contributo fondamentale di un artista nato al Portello, in piena città di Padova. Il suo nome è Claudio Bertolin, classe ’53, e oggi è considerato un pioniere di questo genere musicale, la cui storia è legata in origine alla schiavitù subita nei campi di cotone da migliaia di africani per più di un secolo tra il Settecento e l’Ottocento. La modalità privilegiata per passarsi fra loro le...