Clima, sostenibilità: gli italiani si impegnano a cambiare gli stili di vita

Indagine Nomisma Coop. Il 65% annuncia che nel 2020 ridurrà l'uso di plastica e il 63% che camminerà di più a piedi. Ma rimane il pessimismo sulla possibilità che l'economia e la società italiana cambino a livello generale. Il 20% è disponibile a scendere in piazza

Clima, sostenibilità: gli italiani si impegnano a cambiare gli stili di vita

MILANO - Per il 2020 gli italiani vogliono impegnarsi di più per cambiare i propri stili di vita. Almeno così sembra da come hanno risposto al sondaggio condotto da Nomisma e Coop su un campione di mille persone. Il 68% afferma che si prenderà più cura di sé, il 65% si ripromette di ridurre l'uso della plastica, il 64% di sprecare di meno o il 63% camminerà di più a piedi. Il sondaggio è stato condotto dal 27 novembre al 5 dicembre. "Clima, ambiente e sostenibilità, sono queste le tre parole che per gli italiani caratterizzeranno il 2020, sulla scia dei nuovi valori imposti dai ragazzi della Generazione Greta al resto della società italiana", si legge nel rapporto di Coop-Nomisma.

Gli italiani vogliono cambiare e se da una parte si dicono pronti a farlo a partire dalle proprie abitudini dall'altra sono piuttosto scettici che nel nuovo anno si possano verificare cambiamenti a livello nazionale o globale. E così il 52% è convinto che non ci sarà un investimento maggiore, anche se lo auspica, nelle fonti rinnovabili. Il 70% afferma che, purtroppo, la mobilità elettrica non supererà quella tradizionale e l'85% non si aspetta alcun miglioramento nella situazione economica italiana. Inoltre, il 59% teme che Trump sia rieletto e il 60% che lo spread arrivi a toccare quota 400. Sul movimento delle Sardine gli italiani si spaccano: il 35% spera che non diventino un punto di riferimento della politica italiana, mentre il 25% lo vorrebbe ma è convinto che non accadrà.

Secondo Coop-Nomisma questo clima di sfiducia incide anche sui consumi, che nel 2020 "faranno registrare una crescita stimata di circa mezzo punto percentuale in un quadro di accelerazione del Pil altrettanto contenuta, comunque troppo modesta per generare impatti sulla vita quotidiana". Consumi e economia stagnante che "spinge gli italiani a immaginare di dare un senso diverso alla propria vita dedicando più attenzioni a sé e all’ambiente che li circonda". E molti non ricunciano comunque a impegnarsi in prima persona: il 20% ha già manifestato in piazza nel 2019 e vorrà farlo ugualmente nel 2020. "A dare questa ventata di energia nuova Mezzogiorno e Centro Italia e un po' ovunque gli under 35 determinati a trascinare con la loro volontà il Paese fuori dalla risacca".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)