Co-progettazione, l'esperienza del terzo settore fa scuola

Una nuova proposta formativa dedicata agli enti del terzo settore proposta dal Forum: il 15 aprile il webinar di presentazione del corso. Previsti un percorso breve (24 ore totali) e uno lungo (72 ore totali)

Co-progettazione, l'esperienza del terzo settore fa scuola

Una nuova proposta formativa dedicata agli enti del terzo settore, in particolar modo ai soci del Forum, sia a livello nazionale che regionale, su co-programmazione e co-progettazione; una forma di collaborazione con gli enti pubblici su cui negli ultimi anni è cresciuto l’interesse. Lo sottolinea il Forum terzo settore nel presentare l'iniziativa, che sarà dettagliata il prossimo 15 aprile dalle ore 15 alle ore 16,30 nel corso di un webinar, a cui parteciperanno la portavoce Claudia Fiaschi; Luciano Gallo, esperto di rapporti fra PA ed ETS – Anca; Gianfranco Marocchi, referente didattico del percorso formativo e Mauro Giannelli, responsabile della formazione del Forum del Terzo Settore.
“Il Terzo settore vanta già un importante patrimonio di esperienze di co-programmazione e co-progettazione, ma crediamo – sottolinea Claudia Fiaschi – che sia necessaria un’adeguata preparazione ed un investimento strutturale nella formazione per poter al meglio attuare queste pratiche collaborative e farle diventare una prassi consolidata. La questione del saper fare rete e dell’essere reti rappresenta un gradino in più nella nostra capacità di esercitare la libertà e la responsabilità civica dentro le nostre comunità.”

Due le modalità formative proposte: un percorso breve, indirizzato a  chi non ha ancora avuto occasione di approfondire il tema e ha un tempo limitato (24 ore totali) e un percorso lungo, indirizzato soprattutto a chi ha già iniziato ad approfondire questi temi o è impegnato in esperienze di amministrazione condivisa (72 ore totali).
"La Riforma del Terzo settore, ed in particolare l’articolo 55 del Codice, ha definito un modello di relazioni basato sulla condivisione di poteri e responsabilità tra i due soggetti: decidere insieme come fare un intervento, quali obiettivi darsi e quali risorse utilizzare, superando la concezione dell’Ente pubblico portatore di interessi generali e dell’Ente di Terzo settore come esecutore. - ricorda il Forum - Questo nuovo orientamento traduce nei fatti il principio costituzionale di sussidiarietà, trova forza nella Riforma e rappresenta soprattutto un approccio fortemente innovativo che permette al Terzo settore di diventare pienamente un attore responsabile di cambiamento nei territori e nelle comunità. La strada per arrivare a questa consapevolezza non è stata priva di difficoltà, ma oggi le norme che regolano le attività di co-programmazione e co-progettazione sono ben definite, grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale (n°131 del 2020), all’intesa sancita nella Conferenza Unificata (25 marzo 2021) e quindi alla recentissima adozione delle Linee Guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed Enti del Terzo Settore con Decreto del Ministero del Lavoro (n°72 del 31 marzo 2021) per la definizione delle quali il Forum Terzo Settore ha avuto un ruolo determinante".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)