Coldiretti: con il via libera alla vendita di piante e fiori boccata d'ossigeno per 450 aziende padovane

Il governo chiarisce dopo il pressing dei produttori, a Padova il settore vale quasi 70 milioni. Le aziende padovane organizzate con vendite a domicilio e tutorial sul web per portare la primavera nelle case, l’esempio di SLE Fiori ad Anguillara Veneta. 

Coldiretti: con il via libera alla vendita di piante e fiori boccata d'ossigeno per 450 aziende padovane

Il grido d’allarme dei nostri florovivaisti non è rimasto inascoltato e finalmente abbiamo ottenuto il chiarimento dal Governo sul via libera alla vendita di piante e fiori in supermercati, punti vendita e vivai. Una boccata d’ossigeno per le 450 aziende florovivaistiche padovane che per giorni hanno temuto di dover buttare al macero i loro bellissimi prodotti, proprio all’arrivo della primavera”. Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova, commenta così la precisazione del Governo sul fatto che “la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili è consentita”.

Proprio Coldiretti nei giorni scorsi - continua Bressan - si era fatta portavoce, attraverso una lettera inviata dal nostro presidente nazionale Prandini, della preoccupazione degli imprenditori del settore florovivaistico, la cui attività rischiava la completa paralisi. Con questo chiarimento invece è assodato che fiori e piante potranno essere venduti alla pari delle altre coltivazioni agricole”.

Con 450 aziende su 1.487 Padova è leader del settore florovaistico veneto che, nonostante il calo strutturale delle imprese, aveva registrato una sostanziale tenuta della produzione, il cui valore è di circa 215 milioni di euro con un patrimonio di 1,6 miliardi di piantine. In provincia di Padova, dove il florovivaismo è diffuso nel distretto di Saonara come in diversi centri della Bassa Padovana, le aziende fatturano poco meno di 70 milioni di euro. La produzione di fiori e piante vale in Veneto circa 52 milioni mentre quella vivaistica è a 29 milioni e il servizio di sistemazione di parchi e giardini offerto dalle imprese vale 126 milioni. 

Il Governo, entrando nel merito dell’argomento sollevato da Coldiretti, precisa dunque che tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese. “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. 

“La buona notizia - continua Bressan - arriva proprio nel momento in cui gli orti si possono seminare preparando il terreno per mettere a dimora le verdure per la prossima stagione. Il giardinaggio, inoltre, è una pratica che interessa sempre più i cittadini che con la cura di balconi, terrazze manifestano la vocazione al pollice verde. Il nulla osta è soprattutto una speranza di ripresa per i produttori costretti, in questi giorni, a buttare quanto prodotto e rimasto invenduto a causa dell’emergenza sanitaria. Lanciamo ora un appello alla grande distribuzione e agli altri canali di vendita aperti - conclude il presidente di Coldiretti Padova - e invitiamo tutti a mettere fiori e piante nei propri giardini, orti e balconi come segno benaugurante della primavera che segna il momento del risveglio con la mobilitazione #balconifioriti”.

In tutta la nostra provincia, nel pieno rispetto di tutte le disposizioni sulle restrizioni per contenere il contagio i vivai ma continuano a lavorare per garantire la massima qualità di piante e fiori e si sono organizzati per fare consegne a domicilio, con contatti per telefono o mail. Ad Anguillara Veneta un’azienda condotta da tre giovani agricoltori, Silvia, Luigi ed Edoardo Girotto, da cui il nome SLE Fiori, in questi giorni ha spinto proprio sulla vendita diretta e su un contatto quotidiano con i propri clienti e tutti gli appassionati di fiori, attraverso la pubblicazione sui social di video tutorial per la preparazione e la cura del giardino. Inoltre adesso sono pronti per la consegna bellissimi fiori come calle, tulipani, gigli e alstroemerie. “In tanti ci contattano da diverse parti della provincia per avere informazioni sulla consegna a domicilio. - racconta Silvia Girotto, giovane di Coldiretti Donne Impresa  - La gente ha bisogno di portare un po’ di colori e di profumo in casa, senza rinunciare all’emozione di stare a contatto con la natura. Noi mettiamo a disposizione il nostro lavoro per cercare di portare un messaggio positivo e di speranza in questi giorni”. 

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Fonte: Comunicato stampa