Comunità per minori in pandemia, arriva uno studio con 600 partecipanti

La voce  di responsabili, educatori e giovani sulla gestione nell'emergenza sanitaria. Fulvi ((Cncm): "L'obiettivo è comprendere il punto di vista dei diversi soggetti coinvolti per comprendere in che modo le nostre comunità hanno reagito"

Comunità per minori in pandemia, arriva uno studio con 600 partecipanti

"Fin dall'inizio della pandemia grande è stato il disorientamento da parte dei responsabili delle comunità che non hanno trovato nelle varie ordinanze regionali, quelle indicazioni che riconoscessero la specificità delle nostre realtà. Indicazioni discordanti anche tra le comunicazioni di alcuni tribunali per i minorenni, le disposizioni generali delle regioni e dei Dpcm. Nei mesi successivi dal confronto tra i soci emergeva la sorpresa della tenuta dei ragazzi (nessuna fuga, poche reazioni oppositive alla chiusura, accettazione del divieto di incontri, etc.) e quindi la tenuta del sistema e delle equipe. Ma dall'altra parte grande era il senso di solitudine vissuto da parte dei responsabili, in parte sopperito dal confronto all'interno del coordinamento. Da questi primi confronti è nata l'idea di realizzare una ricerca attraverso dei questionari che ci aiutassero a comprendere quanto avvenuto nelle comunità, dando voce a chi lì vive". A dirlo è Gianni Fulvi, presidente del Coordinamento nazionale delle comunità per i minorenni (Cncm), che martedì 9 marzo presenterà in diretta dalle 11 alle 12, sulla pagina facebook di 'Dire Salute', i risultati di questo studio nel corso della conferenza stampa su 'Comunità' Cncm e Covid-19: #e' andato tutto bene?'.
Tra novembre e gennaio il Cncm ha raccolto circa 600 questionari (200 responsabili, 250 educatori e 150 minorenni) in tutta Italia per capire come le comunità hanno gestito la pandemia di Covid-19, il lockdown e quanto correlato. L'indagine comprende questionari ai responsabili, ai coordinatori, alle educatrici ed educatori e alle ragazze e ragazzi che hanno vissuto questo periodo in comunità.

 "L'obiettivo è comprendere il punto di vista dei diversi soggetti coinvolti per comprendere in che modo le nostre comunità hanno reagito a questa pandemia. Alcuni flash su quanto emerso. Gli educatori hanno dovuto adeguare l'intervento alla nuova realtà - spiega ancora Fulvi- in particolare la chiusura delle comunità. Scoprire nuove capacità e attenzioni nelle relazioni con i minori ospiti. I ragazzi hanno invece apprezzato in larga parte la protezione ricevuta e il sentirsi per certi aspetti fortunati rispetto ai loro coetanei per i mezzi a disposizione e gli spazi a disposizione. in quanto responsabile. Tra marzo ed aprile 2020 sono stati anche realizzati dei video da parte di alcune comunità insieme all'Agenzia di stampa Dire". Parteciperanno alla conferenza Gianni Fulvi; Marzia Saglietti, psicologa ricercatrice, docente presso Università di Bologna, socia onoraria Cncm; Mariem Chaalia, ospite Comunita' Capo Horn (Savona); Francesco Graifenberg, educatore Comunita' il Simbolo (Pisa); Patrizia Corbo, responsabile Comunità il piccolo principe (Busto Arstizio); Sandra Zampa, promotrice della legge 47/2017 per Minori Stanieri, già vicepresidente della commissione Bicamerale Infanzia ed ex sottosegretaria alla Sanità. L'incontro sarà moderato da Marta Nicoletti, giornalista dell'Agenzia di stampa Dire. (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)