Consegne etiche, nasce la prima piattaforma alternativa per spesa e libri a domicilio

Obiettivo, realizzare un servizio di consegne a domicilio alternativo che garantisca tutele, lavoro degno ai fattorini, attenzione alle relazioni con i commercianti locali e all’ambiente. Lepore (assessore immaginazione civica): “Mettere in discussione un modello ingiusto è stato il primo passo”

Consegne etiche, nasce la prima piattaforma alternativa per spesa e libri a domicilio

La spesa a domicilio dai mercati di via Vittorio Veneto e Mercato Albani e da due supermercati di Coop Alleanza 3.0 in centro storico (in via di definizione); l’attivazione del prestito bibliotecario a casa dei lettori (grazie all’Istituzione Biblioteche e al Patto per la lettura), e presto nuove possibilità di ricevere anche altri prodotti (pane e libri, con il coinvolgimento dell’Associazione panificatori di Bologna e alcune librerie della città) direttamente a domicilio. Si tratta della prima sperimentazione attiva del servizio di Consegne etiche: il progetto, avviato durante il lockdown da Fondazione per l’Innovazione Urbana e Comune di Bologna nella forma del Cantiere Consegne Etiche, ha coinvolto e messo a sistema diversi attori del territorio per realizzare un servizio di consegne a domicilio alternativo che garantisca tutele, lavoro degno ai fattorini, attenzione alle relazioni con i commercianti locali e all’ambiente.

L’attivazione del servizio avverrà grazie al coinvolgimento di due cooperative di fattorini del territorio: Dynamo, già attiva nel settore delle consegne con cargo bike, grazie a un servizio avviato durante il lockdown, e Idee in movimento, maggiormente attiva in progetti sociali (che ha contribuito ad avviare, tra i tanti progetti, quello delle Staffette Alimentari Partigiane a supporto di persone in situazioni svantaggiate). Le due cooperative si stanno organizzando grazie al supporto del centro universitario per la formazione e la promozione dell’impresa cooperativa AlmaVicoo.

Mettere in discussione un modello ingiusto è stato il primo passo – spiega Matteo Lepore, assessore all’immaginazione civica –. Ora, con il Cantiere Consegne Etiche, ci siamo spinti oltre, immaginando e mettendo in campo un modello alternativo, etico e responsabile. Abbiamo coinvolto per ora commercio di vicinato, grande distribuzione, librerie, biblioteche. Le città possono svolgere un ruolo importante nelle sfide che hanno di fronte, in particolare per la salvaguardia dei diritti di chi lavora. Faccio appello alle cittadine e ai cittadini e ai commercianti: usate Consegne Etiche, Bologna è la città che costruisce una alternativa”.

“Vedendo tanti, troppi furgoni in città, ci siamo interrogati da tempo sulla necessità di contribuire con un servizio etico che possa liberare spazio e migliorare la qualità dell'aria – spiega Simona Larghetti di Dynamo –. Spesso però le consegne in bicicletta sono sinonimo di sfruttamento dei lavoratori, mal pagati e senza tutele, per noi era necessario iniziare a costruire un'alternativa che rispettasse tutti e tutte”. “È importante sperimentare forme di economia che garantiscano tutele e democrazia sul lavoro. È ancora più importante farlo in un campo in cui tutele e diritti sono quotidianamente negati”, aggiunge Alessandro Blasi di Idee in movimento. 

L’avvio delle consegne avverrà da ottobre 2020: sarà dunque possibile ordinare spesa o libri. Per accedere al servizio sarà attivo il sito web www.consegnetiche.it che permetterà ai cittadini di conoscere i commercianti che hanno aderito e le modalità per contattarli. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)