Cooperazione allo sviluppo, l’impegno dei candidati per un intervento in linea con gli accordi Onu
I candidati alle prossime elezioni nazionali, rappresentanti 11 forze politiche, si impegnano con la Campagna 070 a mettere in campo un provvedimento legislativo sulla cooperazione internazionale e a tener fede al raggiungimento dello 0.70% del PIL in Aiuti allo sviluppo entro il 2030
Nel Webinar pre–elettorale, organizzato in collaborazione con Avvenire dalla Campagna 070 - promossa da Focsiv, Aoi, Cini e Link 2007, con il patrocinio di Asvis, Caritas Italiana, Forum Nazionale del Terzo Settore e Fondazione Missio - 11 candidati alle prossime elezioni, in rappresentanza di altrettante forze politiche, si sono impegnati a inserire nell’agenda del prossimo Governo, come questione prioritaria, la cooperazione internazionale allo sviluppo sostenibile, a istituire un intergruppo parlamentare a sostegno dei programmi e degli investimenti in cooperazione e a portare le risorse economiche stanziate per questo obiettivo, oggi ferme allo 0,28% del PIL, a raggiungere entro la fine del decennio lo 0,70 % del PIL, così come sottoscritto dal nostro Paese 50 anni fa in sede Onu e ribadito nel 2015 dall’Agenda 2030.
“In questi ultimi anni, gli importi destinati alla cooperazione internazionale sono andati progressivamente diminuendo, secondo un’analisi di Openopolis – affermano le organizzazioni -, con un impegno attuale dello 0,28% inferiore non solamente a quello di altri Paesi con i quali ci possiamo confrontare per dimensione economica e livelli di reddito - Germania, Regno Unito, Francia e Giappone - ma anche a quello di Paesi come Olanda, Norvegia e Svezia”.
“Siamo sinceramente soddisfatti per quanto ciascun candidato ha espresso durante il proprio intervento. Le loro parole manifestano un interesse comune nel considerare la cooperazione come parte integrante e qualificante della politica estera italiana, così come indicato dalla Legge 125/14 - ha sottolineato Ivana Borsotto, Portavoce della Campagna 070 -. Lo conferma il loro impegno nel predisporre, già nella Legge di Bilancio del 2023, un innalzamento del finanziamento alla cooperazione internazionale. Così come l’accordo nell’istituire un intergruppo parlamentare che lavori a un provvedimento legislativo che metta nell’agenda del Governo, come prioritario, il raggiungimento dell’obiettivo dello 0,70% , con un calendario vincolante seppur graduale, entro il 2030”.
“Riteniamo che questo interesse e questa condivisione di intenti siano un segnale importante per la nostra politica estera dei prossimi anni, chiamata ad affrontare sfide globali come la crisi climatica, i flussi dei migranti, le guerre, le pandemie e le diseguaglianze – ha continuato Borsotto -. Lo 0,70% è un investimento con il quale l’Italia, rispettando la parola data, dimostra la sua credibilità e la sua affidabilità nelle relazioni e nelle istituzioni internazionali, assumendo anche in questo modo un ruolo da protagonista nella costruzione di un mondo più sostenibile e in pace. Da parte nostra, tutte le Organizzazioni che aderiscono alla Campagna 070, si impegnano alla massima trasparenza e a una valutazione, anche qualitativa, dei progetti e degli investimenti in Aiuto pubblico allo sviluppo e nella cooperazione. L’appuntamento per proseguire i lavori per tradurre in pratica quanto asserito dalle forze politiche e dai loro 11 rappresentanti è a 100 giorni dall’inizio della prossima Legislatura. Sì, lo 070 si può fare”.