Covid-19 e terzo settore: il 70% degli enti stima riduzioni di donazioni ed entrate

Indagine condotta in occasione della seconda edizione dei Cantieri ViceVersa del Forum nazionale del Terzo settore. Per uscire della crisi chiedono contributi a fondo perduto e anticipi del 5 per mille e dei contributi pubblici. Il ruolo delle banche? Finora deludente

Covid-19 e terzo settore: il 70% degli enti stima riduzioni di donazioni ed entrate

Anche il terzo settore non sfugge agli impatti economici negativi del Covid-19. Per nove enti su dieci ha avuto ripercussioni elevate o significative. La maggior parte prevede riduzioni di donazioni e di entrate da appalti pubblici o dalle vendite di beni e servizi. È questo lo scenario che emerge dall'indagine condotta da Paolo Venturini del centro studi Aiccon dell'Università di Bologna per conto del Forum nazionale del Terzo Settore. Indagine presentata in occasione della seconda edizione dei Cantieri ViceVersa, prevista per oggi a partire dalle ore 14.30. In Italia gli enti del terzo settore sono 350.492 (pari all'8% delle imprese) per un totale di 844.775 dipendenti. 

Per l'occasione sono stati intervistati 63 soci su 84 del Forum Nazionale del Terzo Settore (quindi organizzazioni di secondo livello). Il 72,2% prevede una diminuzione (per il 35,2% forte) dei contributi e delle donazioni. Oltre la metà stima inoltre una contrazione delle entrate derivanti da convezioni, rapporti e appalti con la pubblica e una riduzione delle entrate che possono venire dalla fornitura di servizi. Insomma si prospettano mesi in cui gli enti del terzo settore avranno meno risorse per far fronte, però, a un crescita dei bisogni e delle povertà.Dall'indagine emerge anche quali siano gli strumenti finanziari di cui il terzo settore avrebbe bisogno. Secondo il 79,6% degli intervistati sarebbero necessari contributi a fondo perduto, il 44,4% chiede un anticipo del 5 per mille, il 40,7% contributi in kind, il 27,8% anticipo contributi pubblici, il 14,8% credito agevolato, il 13%  garanzie, il 9,3%  investimenti in equity, il 9,3% strumenti assicurativi.
Più di 7 enti su 10 esprimono allo stesso tempo insoddisfazione per la risposta messa in campo dagli istituti di credito con cui sono in rapporto durante l'emergenza COVID-19. Le banche dovrebbero  offrire soluzioni finanziarie ibride (46% delle risposte), erogare offerta di credito dedicata (22%), svolgere il ruolo di partner investitore in progettualità complesse (18%) o consulenziale di accompagnamento (14%). Oltre 7 enti su 10 esprimono sostanzialmente insoddisfazione per la risposta messa in campo dal Governo nei loro confronti durante l'emergenza COVID-19, ma l'indagine è stata condotta prima della promulgazione del decreto legge “Rilancio”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)