Covid, Msf: necessario sospendere i monopoli sui brevetti per le cure e i vaccini

Ripartono i negoziati presso l'Organizzazione mondiale del commercio. L'ong esorta Unione Europea, Regno Unito e Svizzera a supportare immediatamente la deroga, già sostenuta da oltre 100 paesi a basso e medio reddito

Covid, Msf: necessario sospendere i monopoli sui brevetti per le cure e i vaccini

"Mentre questa settimana riprendono i negoziati sulla deroga agli accordi Trips presso l'Organizzazione mondiale del commercio (Omc), Medici senza frontiere (Msf) esorta Unione Europea, Regno Unito e Svizzera a supportare immediatamente la deroga, già sostenuta da oltre 100 paesi a basso e medio reddito, per sospendere i monopoli sui brevetti sui dispositivi medici di contrasto all'infezione di Covid-19. Msf chiede inoltre agli Stati Uniti di assumere un ruolo decisivo per accelerare i negoziati e includere, oltre ai vaccini, anche farmaci e strumenti diagnostici". È quanto si apprende da una nota stampa di Msf.

"Con quasi sei milioni di morti per Covid-19 in quasi due anni dall'inizio della pandemia- ha affermato Yuanqiong Hu, consulente legale per la Campagna per l'accesso ai farmaci di Msf- è straziante per noi continuare ad assistere a un'irragionevole iniquità nell'accesso agli strumenti medici utili a contrastare la pandemia di Covid-19 in molti dei paesi a basso e medio reddito in cui lavoriamo, mentre i paesi ricchi che hanno accumulato un quantitativo di dosi di vaccini ben superiore ai reali bisogni ora stanno agendo analogamente con i farmaci approvati e raccomandati dall'Agenzia Europea del Farmaco, acquistando gran parte delle scorte disponibili delle nuove terapie. L'Ue, il Regno Unito e la Svizzera- ha aggiunto- dovrebbero ascoltare l'appello dei paesi a basso e medio reddito e approvare questa rivoluzionaria deroga che potrebbe favorire l'accesso, la produzione locale e l'autosufficienza".

Oltre alla "continua iniquità nell'accesso al vaccino", si legge nella nota, anche l'accesso alle terapie contro il Covid-19 rappresenta ancora una sfida.

Il trattamento orale recentemente raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), baricitinib, è ampiamente brevettato in oltre 50 paesi e ha un prezzo inaccessibile nella maggior parte dei paesi a basso e medio reddito. Questi brevetti inizieranno a scadere solo nel 2029 e probabilmente, nei paesi dove sono stati concessi, continueranno a impedire la produzione e la fornitura dei generici.

In India e in Bangladesh, prosegue la nota, le versioni generiche di baricitinib sono disponibili per meno di 7 dollari per un ciclo di trattamento di 14 giorni, un prezzo significativamente inferiore al costo proibitivo di 1.109 dollari imposto negli Stati Uniti per un ciclo di trattamento di 14 giorni dall'azienda detentrice del brevetto Eli Lilly. La licenza concessa da Eli Lilly alle aziende indiane produttrici di farmaci generici ha una tale quantità di restrizioni da impedire la fornitura di versioni generiche del farmaco a qualsiasi altro paese al di fuori dell'India.

Il caso di bariticinib, dimostra la necessità urgente di approvare la deroga in discussione all'OMC in modo da rendere i paesi indipendenti dai prezzi e dalle forniture di Eli Lilly.

"Un altro caso di iniquità- prosegue la nota- è quello dell'America Latina, dove la maggior parte dei paesi hanno un accesso limitato ai nuovi trattamenti contro il Covid-19 a causa, in parte, dei brevetti e degli accordi di licenza restrittivi controllati dalle aziende farmaceutiche".

La maggior parte dei paesi dell'America Latina, si legge, è stata esclusa dall'accordo firmato da Pfizer e dal Medicines patent pool per il trattamento nirmatrelvir/ritonavir, negando loro l'autorizzazione ad acquistare versioni generiche del farmaco orale prodotte nell'ambito dell'accordo. Il farmaco ha anche brevetti in sospeso nella maggior parte dei paesi dell'America Latina che, se concessi, non scadrebbero prima del 2041 in molti di questi paesi. Questo renderebbe i governi dipendenti esclusivamente dalle decisioni di Pfizer su fornitura e prezzo. Per Msf, "la produzione locale e la fornitura di nirmatrelvir/ritonavir generico nei paesi dell'America Latina dovrebbe essere sostenuta rimuovendo le principali barriere poste dalla proprietà intellettuale, cosa che potrebbe essere raggiunta con la deroga agli accordi Trips".

"L'impatto della pandemia in molti paesi dell'America Latina, tra cui Brasile, Bolivia, Colombia e Perù, è stato devastante, con un numero molto elevato di decessi, personale sanitario in difficoltà per supportare i pazienti Covid-19 in condizioni gravi e critiche, e con ossigeno e reparti di terapia intensiva limitati- ha affermato Felipe Carvalho, coordinatore della Campagna per l'accesso ai farmaci di Msf in America Latina- Nei paesi dell'America Latina si teme l'emergere di nuove varianti che potrebbero minacciare l'efficacia degli strumenti preventivi esistenti e per questo l'accesso a farmaci generici a prezzi accessibili come baricitinib e nirmatrelvir/ritonavir è la chiave per curare le persone più vulnerabili e le forme gravi della malattia. È giunto il momento- ha concluso- che i paesi contrari approvino la deroga agli accordi Trips sui farmaci, vaccini, diagnostici, dispositivi di protezione individuale e le altre tecnologie per tutta la durata della pandemia per facilitare la produzione di generici a prezzi accessibili e la fornitura di questi strumenti medici nel maggior numero possibile di paesi".

Per Msf, "Evidenze sempre maggiori dimostrano che la proprietà intellettuale è una dei potenziali ostacoli per la produzione e la fornitura locale di vaccini e trattamenti contro il Covid-19. In Sudafrica, Moderna ha ottenuto un'ampia area di brevettazione sulla tecnologia del vaccino mRNA , esponendo a rischi legali i produttori alternativi che vorrebbero introdurre i loro vaccini sul mercato.

Considerate le evidenti iniquità nell'accesso ai vaccini, ai trattamenti e ai test contro il Covid-19, Msf ha sottolineato che la deroga Trips deve coprire non solo i vaccini ma tutte le tecnologie mediche essenziali, compresi i trattamenti e i test, e che la sua durata deve essere di almeno cinque anni per consentire che la produzione e la fornitura di strumenti medici contro l'infezione da Covid-19, compresi i materiali e le componenti necessarie, vengano preparate, potenziate, diversificate e sostenute".

"Lavoriamo in emergenze di sanità pubblica e in alcune delle situazioni più difficili al mondo e la nostra esperienza ci dimostra che la diagnosi e il trattamento sono essenziali per la prevenzione e la mitigazione delle malattie infettive e, soprattutto, per salvare vite- ha concluso Hu di MSF- Una deroga che riguarda solo i vaccini e ignora gli altri strumenti medici di lotta al Covid-19, sarebbe un fallimento". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)