Diocesi: Milano, dal Fondo San Giuseppe 5 milioni di aiuti a chi ha perso il lavoro per la pandemia

“Sento il dovere di ringraziare i donatori, tutti coloro che si sono sentiti interpellati dalla situazione di emergenza. Sento il dovere di rendere conto delle procedure e delle destinazioni delle risorse raccolte. Sento il dovere di incoraggiare ancora la generosità di tutti coloro che possono, perché non si intravede ancora il superamento dell’emergenza”.

Diocesi: Milano, dal Fondo San Giuseppe 5 milioni di aiuti a chi ha perso il lavoro per la pandemia

L’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha preso parte alla conferenza stampa svoltasi oggi in curia, per presentare i risultati del primo anno di attività del Fondo San Giuseppe e le prospettive degli strumenti diocesani di contrasto alla povertà. All’incontro sono intervenuti il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, mons. Luca Bressan, vicario episcopale per la cultura, la carità, la missione e l’azione sociale, e Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana. Delpini ha aggiunto: “Sento il dovere di invocare la protezione di san Giuseppe. È stato provvidenza e protezione per Maria e per Gesù. Sia ispiratore di provvidenza e di aiuto in questo anno drammatico”.

Da marzo 2020 il Fondo San Giuseppe ha erogato 4.924.000 euro a 2.454 persone che hanno perso il lavoro o subito un significativo calo di reddito a causa della pandemia. I beneficiari – segnala una relazione riassuntiva redatta dalla diocesi – sono per lo più uomini (il 53,8%) e la fascia di età più rappresentata è quella tra i 35 e i 44 anni (36,5%). “Dall’esame delle domande di chi ha chiesto una proroga del contributo oltre i tre mesi previsti, emerge anche come i lavoratori più in difficoltà svolgono mansioni nel settore della ristorazione (36,6%) e in quello alberghiero (12,7%)”. L’analisi dell’andamento degli ultimi 12 mesi consente ulteriori osservazioni: “Calano gli italiani che chiedono aiuto, passando dal 48% (aprile 2020) al 41,3% (marzo 2021), mentre appaiono in particolare difficoltà le famiglie con figli piccoli (le coppie con uno o due minori salgono dal 35,9% al 38,5%, confrontando i due periodi). Sono inoltre sempre più numerosi i cassaintegrati: oggi sono più di un terzo dei beneficiari (38,4%), mentre erano un quarto (26,4%) all’inizio della pandemia”.

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Fonte: Sir