Disabilità, Anmic incontra Stefani: “Priorità vaccinale diventi realtà”

Una “riforma strutturale delle politiche d'inclusione” e “risposte più adeguate all'emergenza Covid, a partire dalla promessa priorità vaccinale”: sono le richieste che Anmic ha rivolto alla ministra nell'incontro che aveva lo scopo di evidenziare le principali criticità nelle politiche per le disabilità

Disabilità, Anmic incontra Stefani: “Priorità vaccinale diventi realtà”

Un riordino complessivo della normativa in materia di disabilità e un appello alle Istituzioni affinché nell’emergenza sanitaria Covid i cittadini più fragili con disabilità ricevano risposte specifiche adeguate: estensione dei permessi (legge 104/92), indennizzi per assistere un minore o disabile grave a coloro che sono costretti ad abbandonare il lavoro. Ma anche la sollecitazione perché i disabili vedano realizzata al più presto la priorità nell’accesso alla vaccinazione che è stata loro promessa. Sono stati questi i punti salienti dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio fra il presidente nazionale Anmic Nazaro Pagano - accompagnato da una delegazione composta da Annalisa Cecchetti, Maria Antonietta Tull, Domenico Sabia, Luigi Scilinguo – e la ministra per le Disabilità Erika Stefani. Obiettivo principale del nuovo incontro: evidenziare al governo le maggiori criticità del settore ed illustrare le proprie proposte di riforma legislativa in materia di politiche per l’inclusione e per le pari opportunità.

Dal Codice della disabilità al piano vaccinale

“E’ necessario – ha spiegato Pagano – avviare un processo di semplificazione e armonizzazione dei numerosi provvedimenti legislativi esistenti. In tal senso risulta di tutta evidenza l’importanza di una delega al governo per la predisposizione di un codice della disabilità o di uno o più testi unici: più le norme sono comprensibili meglio assolvono alla funzione di tutela e garanzia degli interessi di cittadinanza dei disabili che mirano a disciplinare. L’attuale situazione storica e sanitaria ha infine evidenziato nelle varie aree del Paese una inaccettabile disparità di trattamento, in materia di tutele delle disabilità, che deve essere superata”.

Si è parlato, naturalmente, anche di vaccino anti-covid: in merito alla dichiarazione d'impegno del ministro Speranza (che ieri ha risposto alle sollecitazioni delle associazioni) nel voler realizzare al più presto la priorità alla vaccinazione Covid per i cittadini vulnerabili con disabilità, Anmic “si arttende una rapida riprogrammazione delle priorità vaccinali, che tuteli tutti i cittadini con disabilità più fragili”.

L'incontro è stato anche l'occasione per proporre alla ministra di intervenire su alcuni temi specifici di riforma strutturale delle politiche per le disabilità, tra cui: il sistema di accertamento dell’invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità; il collocamento mirato e la tutela del lavoratore disabile; la revisione delle prestazioni economiche per gli invalidi civili parziali; le tutele personali dei soggetti disabili; la non autosufficienza e la vita indipendente; i livelli essenziali di assistenza sanitaria, di prestazioni economiche e di servizi.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)