Disabilità, appello al Parlamento: rinnovare i bonus fiscali per garantire il diritto alla mobilità

Lo scorso anno, in occasione della legge di bilancio 2022, il Parlamento ha introdotto la norma che riconosce per le opere finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche la detraibilità fiscale del 75% della spesa in 5 anni. Oggi numerose associazioni chiedono con una lettera aperta che siano rinnovati i bonus che hanno apportato benefici sia ai singoli che alla collettività

Disabilità, appello al Parlamento: rinnovare i bonus fiscali per garantire il diritto alla mobilità

Lo scorso anno, in occasione della legge di bilancio 2022, il Parlamento ha introdotto, all’unanimità, la norma che riconosce alle opere finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche, la detraibilità fiscale del 75% della spesa in 5 anni, con la possibilità della cessione del credito e conseguente sconto in fattura da parte del fornitore. Oggi diverse associazioni prendono posizione e con una lettera aperta al Parlamento chiedono di rinnovare i bonus fiscali per garantire il diritto alla mobilità.
La lettera aperta è firmata da Fand, Cittadinanzattiva, Cerpa Italia Onlus, Unione Italiana lotta alla distrofia muscolare. Centro per l'Autonomia Michele Iacontino Società Cooperativa Sociale, Comitato Nazionale Antidiscriminatorio per Persone con Disabilità, Enil Italia, Disability Pride Network, Obiettivo Famiglia Federcasalinghe, Federcentri Aps, Salutequità, Unieda, Anmic.

“Grazie allo sconto in fattura del 75%, questi interventi sono diventati più accessibili, in particolare alle persone meno abbienti, permettendo a molte famiglie di acquistare i prodotti necessari per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle proprie abitazioni – affermano le associazioni -, con evidenti benefici sia per l’individuo sia per la collettività. Infatti, riguadagnare una piena mobilità in casa: favorisce l’integrazione sociale ed il diritto alla mobilità per le persone con disabilità e ridotte capacità motorie; agevola, in particolare per le persone anziane, il mantenimento a domicilio in condizioni di sicurezza, riducendo di conseguenza anche il rischio di incidenti domestici”.

Secondo le associazioni, “la norma introdotta lo scorso anno ha dato quindi una prima risposta ai bisogni degli oltre 5 milioni di concittadini che hanno problemi di mobilità e per i quali le barriere architettoniche rappresentano spesso un ostacolo insormontabile. C’è però ancora molta strada da fare: la popolazione italiana invecchia e saranno sempre di più in futuro le persone che si troveranno di fronte alla dolorosa alternativa di abbandonare la propria casa a causa di una scala che con l’età è diventata insormontabile. Ecco perché chiediamo al Parlamento di mantenere e rinnovare la validità della norma introdotta lo scorso anno, continuando in tal modo a favorire il mantenimento a domicilio, la sicurezza in casa e uno stile di vita in grado di preservare l’integrazione sociale delle persone afflitte da problemi di mobilità”.

Per le stesse associazioni, “prorogare la norma che riconosce alle spese per l’abbattimento delle barriere architettoniche la detraibilità fiscale del 75% in 5 anni con la possibilità della cessione del credito e lo sconto in fattura non solo ha dei benefici diretti per le persone interessate e le loro famiglie, alleviando le difficoltà ed i costi che si devono affrontare quando ci si confronta con la disabilità, ma ha anche altri vantaggi: contribuisce a migliorare la qualità dello stock abitativo del nostro paese, rendendolo più adeguato ad affrontare in futuro l’evoluzione demografica. Stimola lo sviluppo di un mercato, con evidenti ricadute positive dal punto di vista economico”.
“Tutto ciò – concludono - rende il costo della agevolazione fiscale abbondantemente compensato dai benefici che non solo i singoli beneficiari, ma l’intera collettività ne può trarre. Siamo certi che i nostri legislatori sapranno valutare positivamente questi aspetti: l’abbattimento delle barriere architettoniche è una giusta battaglia da affrontare, nell’interesse dei molti anziani e disabili alla ricerca di una soluzione per continuare a vivere a casa propria in autonomia e sicurezza”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)