Disabilità, c'è la legge quadro. Il “cuore” sarà il nuovo sistema di accertamento

Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl delega al governo in materia di disabilità. Entro il 31 dicembre la realizzazione dei sei ambiti d'intervento. Dal nuovo sistema di accertamento al superamento dell'istituzionalizzazione. Nasce il Garante nazionale

Disabilità, c'è la legge quadro. Il “cuore” sarà il nuovo sistema di accertamento

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri due provvedimenti che hanno come obiettivo quello di raggiungere ulteriori obiettivi dei 51 previsti, secondo il Pnrr, entro il 31 dicembre prossimo. Uno dei due provvedimenti approvati è la legge quadro sulla disabilità, nella forma di disegno di legge.
“Il disegno di legge delega in materia di disabilità, che rientra tra le riforme e azioni chiave previste dal Pnrr – si legge nella nota pubblicata dal governo - consentirà una revisione complessiva della materia”.

Per quanto riguarda gli ambiti di intervento della delega, il governo ne individua sei; “definizioni della condizione di disabilità, riassetto e semplificazione della normativa di settore; accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base, unificando tutti gli accertamenti concernenti l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità civile, la sordocecità, l’handicap, anche ai fini scolastici, la disabilità prevista ai fini del collocamento mirato e ogni altra normativa vigente in tema di accertamento dell’invalidità; valutazione multidimensionale della disabilità, progetto personalizzato e vita indipendente; informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione; riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità; istituzione di un Garante nazionale delle disabilità”.

Ma “il cuore della riforma sarà il nuovo sistema di riconoscimento della condizione di disabilità, in linea con la Convenzione Onu – annuncia il governo -. Questo nuovo sistema si basa sulla valutazione multidisciplinare della persona, finalizzata all'elaborazione di progetti di vita personalizzati che garantiscono i diritti fondamentali. Tali interventi sono volti a supportare l’autonomia e la vita indipendente delle persone con disabilità in età adulta, prevenendo forme di istituzionalizzazione”.

Il ddl prevede, inoltre, “il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali necessari. Il governo è altresì delegato a prevedere, nell’ottica della semplificazione, procedimenti più snelli, trasparenti ed efficienti di riesame e di rivalutazione delle condizioni di disabilità che tutelino pienamente i diritti del cittadino e di chi lo rappresenta”.

Altra importante novità è “l’istituzione del Garante nazionale delle disabilità, che dovrà occuparsi di raccogliere le istanze e fornire adeguata assistenza alle persone con disabilità che subiscono violazioni dei propri diritti; formulare raccomandazioni e pareri alle amministrazioni interessate sulle segnalazioni raccolte, anche in relazione a specifiche situazioni e nei confronti di singoli enti; promuovere campagne di sensibilizzazione e di comunicazione per una cultura del rispetto dei diritti delle persone”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)