Disagio psichico, arriva la Maratona delle radio della salute mentale

Un microfono aperto che collega tutto lo stivale, da nord a sud, per parlare di salute mentale e di come smontare i pregiudizi legati al disagio psichico. Sabato 13 giugno l’evento organizzato dal network Larghe vedute: una quattro ore di dibattiti, parti di trasmissioni e musica, con un collegamento speciale da Buenos Aires

Disagio psichico, arriva la Maratona delle radio della salute mentale

Un microfono aperto che collega tutto lo stivale, da nord a sud, per parlare di salute mentale e di come smontare i pregiudizi legati al disagio psichico. È la Maratona delle radio della salute mentale, che sabato 13 giugno dalle 15 alle 19 coinvolgerà una quindicina di emittenti per parlare ognuna dei propri progetti e di come si è trasformato il lavoro con l’emergenza dovuta al Covid-19. Per ascoltarla basterà andare sul sito di radio Fuori Onda di Roma e ascoltare la diretta. L’evento è organizzato dal network Larghe vedute, che mette insieme le cosiddette “radio della mente”: tra le più antiche, la Psicoradio di Bologna, Radio Ohm di Chieri, Collegamenti di Pisa, Fuori Onda di Roma, Liberamente di Modena e Senza Muri di Jesi. In collegamento speciale direttamente dall’Argentina ci sarà anche Radio La Colifata, nata all'interno del manicomio La Borda di Buenos Aires. 

Ogni realtà lavora con un proprio metodo e abbiamo percorsi anche molto diversi – racconta Angela Cristelli, della redazione di Psicoradio –. Alcune radio trasmettono su FM, altre sono web radio. Le redazioni possono essere guidate da giornalisti, altre da operatori, mentre altre ancora sono fatte solo da pazienti. Alcune hanno un taglio più informativo, altre invece sono più orientate alla musica. Ma tutti abbiamo una cosa in comune: l’attenzione verso il tema della salute mentale, che si è dimostrato cruciale in questa quarantena, e l’idea di smontare i pregiudizi che vi ruotano intorno”.

Durante la maratona si alterneranno dibattiti, parti di trasmissioni e musica. Uno dei temi centrali sarà quello del lockdown: i redattori racconteranno cos’ha significato per loro la quarantena, la fase due, ma anche le prospettive che hanno per il futuro. “Vogliamo mostrare che, nonostante il Covid e il distanziamento sociale, noi abbiamo continuato a coltivare i rapporti e a mantenere alta l’attenzione sulla salute mentale – conclude Cristelli – . E questo è avvenuto in diverse città d’Italia. La maratona è una bella occasione per conoscerci tra di noi, per presentarci all’esterno e per darci una linea d’indirizzo comune per i progetti futuri”.

Alice Facchini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)