Fine vita, associazioni chiedono al Parlamento un'iniziativa contro l'eutanasia

Oltre 30 associazioni no profit si appellano alle Camere perché venga incardinata una proposta di legge contro l'eutanasia in modo che il Parlamento si assuma la responsabilità di una posizione contro l'ordinanza della Corte Costituzionale. "Parlamento non sia espropriato"

Fine vita, associazioni chiedono al Parlamento un'iniziativa contro l'eutanasia

ROMA - Il Parlamento si pronunci sul tema del fine vita, evitando che sia la Consulta (udienza pubblica fissata per il 24 settembre 2019) a decidere su un tema così delicato. Oltre 30 associazioni no profit si appellano alle Camere perché venga incardinata una proposta di legge contro l'eutanasia, in modo che il Parlamento si assuma la responsabilità di una posizione contro l'ordinanza della Corte Costituzionale. In conferenza stampa alla Camera, le associazioni cattoliche propongono di partire dal testo a prima firma Alessandro Pagano (Lega), intendendo così evitare che si arrivi alla scadenza del 24 settembre, indicato dalla Consulta.

"Le Camere hanno l'obbligo di esercitare la loro potestà legislativa in piena libertà", dicono tra le altre Alleanza Cattolica, Movimento Cristiano dei lavoratori, Comunità Papa Giovanni XXIII, Moige, Movimento per la vita, Centro Studi Livatino e tante altre sigle che si sono date appuntamento a Montecitorio, insieme a numerosi parlamentari, tra cui i senatori Paola Binetti, Gaetano Quagliariello, Maurizio Gasparri e i deputati Maurizio Lupi e Luca Squeri. Partecipa anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti per il quale "si deve andare in aula il Parlamento: non si può accettare un ultimatum sulla sua capacità di legiferare". Quella della Consulta "mi sembra una cosa scomposta", aggiunge il rappresentante del governo che invita a partire dalla proposta Pagano "su cui discutere senza vincoli di partito: non c'è ragione perché non si possa aprire un dibattito", avverte Giorgetti.

Le associazioni in un appello alla politica ritengono nel merito che si debbano "rafforzare le cure palliative" visto che la legge del 2010 è ritenuta "poco sostenuta finanziariamente e poco applicata" e invitano sostenere "la sacralità della vita che comporta la contrarietà ad ogni forma di depenalizzazione", rispetto al suicidio assistito.

Maurizio Gasparri sottolinea che il tema etico "non c'entra con il governo e anche se questa battaglia può essere persa non dobbiamo evitarla". Paola Binetti sintetizza che l'obiettivo del legislatore debba essere quello di "aumentare le cure palliative" e affermare il principio del "il rifiuto dell'eutanasia". Per Gaetano Quagliariello bisogna "partire dal dato reale ossia che i numeri non ci sono favorevoli, ma dobbiamo comunque evitare che decida la Corte, per cui bisogna fare un'azione parlamentare con l'obiettivo di modificare il nodo della alimentazione e idratazione".

Per il deputato di Forza Italia, Squeri, "non possiamo permettere che il Parlamento non sia messo in condizione di prendere una iniziativa". Maurizio Lupi ritiene che "la calendarizzazione da parte della conferenza dei capigruppo di una proposta di legge sul tema della eutanasia impedirebbe alla Corte Costituzionale di procedere" e per la ex parlamentare Eugenia Roccella "non ci sono tempi supplementari, perché il rigore lo segnerebbe la Corte. E' fondamentale riportare l'attenzione del Parlamento sul tema per evitare un danno irreparabile". Ha inviato un messaggio anche il deputato del Pd Vito De Filippo, informando che l'ufficio di presidenza della commissione Affari sociali ha messo all'ordine del giorno il proseguo dell'iter delle proposte di legge in materia.
Pagano: "Il Parlamento non può essere espropriato". "Non solo il mondo cattolico ma tutto il mondo che si rifà al buon senso, anche i laici che sono distanti dalle posizioni cattoliche, sono d'accordo sul fatto che non può essere che il Parlamento venga espropriato delle sue funzioni legislative". Così il deputato Alessandro Pagano della Lega, primo firmatario della proposta di legge contro l'eutanasia che le tante associazioni chiedono venga incardinata per impedire che prevalga la linea della corte costituzionale sul fine vita. (Dire)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)