Frangimondi, una scuola di politiche per l’infanzia e l’adolescenza

Undici incontri dedicati a chi lavora a contatto con bambini e adolescenti e che realizzano attività dedicate all’infanzia e all’adolescenza. Dagli incontri nascerà un Ideario, un archivio in cui condividere spunti, oggetti, domande, materiali, desideri, metodologie

Frangimondi, una scuola di politiche per l’infanzia e l’adolescenza

“La pandemia che stiamo vivendo ha rimesso in discussione conoscenze e pratiche che sembravano acquisite, anche alla luce del bisogno di riconoscere nuovamente quello che davamo per scontato, prendendo atto che alcuni processi hanno travolto i principi”: la constatazione è di Clede Maria Garavini, Garante Regionale Infanzia e Adolescenza che, insieme al Centro Alberto Manzi e all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, promuove un ciclo di 11 incontri dedicati a tutti coloro che lavorano a contatto con bambine e bambini, ragazze e ragazzi o che comunque pensano, progettano e realizzano attività dedicate all’infanzia e all’adolescenza. Si chiama Frangimondi: “Il suo nome – spiegano dall’Assemblea – vorrebbe evocare le opere frangiflutti che proteggono i porti e rendono sicuri gli attracchi, ma anche i mondi rotti in cui stiamo cercando sensi nuovi e antichi, intrecci buoni per ripartire con una rinnovata sensibilità e competenza”.

Il primo incontro introduttivo è previsto per oggi 30 marzo: interverranno l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti, la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e l’europarlamentare Elisabetta Gualmini, oltre alla Garante regionale Clede Garavini. I successivi incontri, con cadenza mensile, saranno ispirati ad alcuni diritti dei bambini e vedranno la partecipazione ogni volta di due relatori principali, professionisti che nelle diverse regioni italiane, con ruoli diversi, si occupano di politiche per bambini e adolescenti e che metteranno a disposizione alcune delle cose che hanno imparato e sperimentato, così da fornire idee e strumenti che ogni partecipante potrà poi personalizzare a suo modo.

Tra gli obiettivi della scuola elencati sul sito dedicato, rendere maggiormente visibile, all’esterno e all’interno tra i suoi stessi membri, la comunità nazionale che pensa, progetta e realizza attività e progetti per l’infanzia e l’adolescenza; condividere strumenti, intuizioni, esperienze, relazioni che possono implementare le politiche per l’infanzia e l’adolescenza sui territori locali; costruire un luogo virtuale cui appartenere, grazie al quale ripensare il proprio lavoro; provare a tenere una bussola, pur nei continui disorientamenti, per sentirsi insieme, con un atteggiamento di ricerca; permettere a chiunque di migliorare nel proprio lavoro affinché bambini e adolescenti possano presto tornare a partecipare in contesti rinnovati e riqualificati.

“Rendere presente nello spazio pubblico un luogo in cui parlare e riflettere insieme è necessario a ripartenze responsabili, collettive e coraggiose – spiega il Centro Alberto Manzi –. Se prendiamo decisioni politiche su ciò che vorremmo far esistere nel mondo, dobbiamo pensare all’impossibile: lo faremo insieme realizzando un archivio online, un Ideario in cui lasciare spunti, oggetti, domande, materiali, desideri, metodologie. Come sarebbe se…? Ce lo chiederemo insieme, prima della fine di ogni incontro, anche con 2 esercizi con cui ci aspetteremo tra un mese e l’altro. Esercizi di futuro e di presente, da caricare in un archivio impossibile e necessario allo stesso tempo.
Se saremo un po’ più pronti, un po’ più nuovi, un po’ anche l’Altro, potremo rinnovare l’impegno verso i diritti di bambini e bambine. È pur facile far finta che nessuno possa cambiare niente: ma la sfida di farlo rimane la nostra più grande libertà”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)