Genova, ragazzi con autismo ristrutturano la sede dell’associazione

Sono loro i vincitori della 16° edizione del concorso promosso da Confindustria e Csv provinciale che premia le migliori partnership tra volontariato e impresa. Menzione speciale alla “mappa” dei negozi più sostenibili della città

Genova, ragazzi con autismo ristrutturano la sede dell’associazione

Hanno ristrutturato la sede di un’associazione con l’aiuto di un gruppo di ragazzi autistici, distribuito farmaci ai pazienti di un hospice, mappato i negozi più sostenibili della città di Genova, promosso il reinserimento lavorativo di dieci soggetti svantaggiati e realizzato un doposcuola di comunità.

La pandemia non ha fermato i progetti realizzati in partnership tra imprese e terzo settore, anzi in alcuni casi ne ha addirittura incentivato l’avviamento.

È quanto emerge dalla sedicesima edizione del Premio per esperienze innovative di partnership sociali organizzato dal Csv Celivo e Confindustria Genova.

Il concorso, nato per favorire percorsi di collaborazione tra aziende del territorio ed organizzazioni non profit, quest’anno ha premiato con un assegno di mille euro “Cosme per l’autismo – l’incontro tra due mondi” il progetto realizzato dall’associazione Angsa Liguria - Associazione nazionale genitori soggetti autistici – e l’impresa di costruzioni Cosme S.p.A.

L’associazione grazie all’aiuto della società Cosme, ha ristrutturato la propria sede, coinvolgendo, insieme agli educatori e al personale specializzato messo a disposizione dalla società di costruzioni, 9 ragazzi e ragazze autistici nei lavori più semplici e non pericolosi, dando loro la possibilità di sentirsi parte attiva nella rimessa a nuovo della loro sede.

Tra i sei progetti presentati, la giuria ha inoltre riconosciuto una menzione speciale per l’iniziativa promossa dall’associazione di promozione sociale “Cittadini sostenibili” e la società Aqua Omnia, che hanno realizzato una “Mappatura degli acquisti sostenibili a Genova”, con l’obiettivo di sostenere scelte di consumo consapevoli tra i cittadini.

L’edizione di quest’anno infatti si è caratterizzata per la scelta di includere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fra i criteri di valutazione dei progetti.

“Siamo molto soddisfatti poiché in un anno profondamente segnato dai cambiamenti non era affatto scontato riuscire a portare avanti i progetti con successo e con entusiasmo, come invece è accaduto - commenta Simona Tartarini, direttrice del Csv.

Originali e incisivi per il territorio anche gli altri quattro progetti in gara (descritti qui).

A partire dall’iniziativa promossa dall’associazione “Gigi Ghirotti” che ha realizzato un accordo con il comune per la raccolta continuativa dei farmaci nelle otto farmacie comunali in favore dei pazienti assistiti nelle strutture residenziali Hospice di Albaro e di Bolzaneto.

È dedicato al contrasto alla povertà e allo spreco alimentare il progetto (iniziato nel 2015) “La cambusa” che ha messo insieme associazioni del territorio, Coop Liguria  ed enti pubblici per l’attivazione di un social market gestito da volontari, che distribuisce generi alimentari e per l’igiene personale ad alcuni nuclei famigliari residenti nel municipio Levante.

La collaborazione tra l’associazione “La dimora accogliente” e la ditta Arca di Noè ha attivato un percorso formativo professionalizzante per dieci soggetti svantaggiati under 30 - senza fissa dimora, migranti, disabili - nel settore florovivaistico per la messa a dimora e la coltivazione di piante grasse. Grazie a questa esperienza i destinatari del progetto hanno acquisito conoscenze e competenze utili dal punto di vista professionale, trasferendole successivamente ad altri soggetti svantaggiati seguiti dall’associazione.

Infine, è stato attivato nell’autunno del 2020 il “Doposcuola di comunità” un servizio per famiglie e bambini della scuola primaria Gioiosa del quartiere Bavari. L’idea è di un gruppo di genitori che avevano difficoltà a seguire i figli nel pomeriggio per via del lavoro. Grazie al coinvolgimento dell’associazione Croce Azzurra e della parrocchia, i bambini sono stati coinvolti in un percorso di condivisione del tempo con attività all’aria aperta. I partner imprenditoriali si alternano nelle due giornate settimanali di attività, offrendo un servizio pranzo a fronte di un contributo minimo riservato. (Clara Capponi)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)