“Giovani visionari in azione”, quattro laboratori per ragazzi per disegnare la città del futuro

Fabbricare strumenti musicali con materiali di riciclo, realizzare un doppio della propria città in 3D, cimentarsi nell’organizzazione di un evento o costruire un gioco-libro. Quattro percorsi creativi che, con linguaggi e mezzi differenti, coinvolgono i giovani dai 7 ai 25 anni

“Giovani visionari in azione”, quattro laboratori per ragazzi per disegnare la città del futuro

Fabbricare strumenti musicali con materiali di riciclo, costruire da zero un gioco-libro, cimentarsi nell’organizzazione di un evento pubblico o realizzare un doppio della propria città in versione 3D. Sono alcune delle attività del progetto “Giovani visionari in azione”, pensato dalla Casa della Cultura Italo Calvino di Calderara (Bologna) e indirizzato a bambini e ragazzi dai 7 ai 25 anni. Un percorso che riunisce quattro laboratori, “(Ri)cicli del tempo”, “Calderara a cubetti”, “Nuovi sguardi sul cantiere” e “Le città (in)vivibili”, organizzati da altrettante associazioni attive sul territorio.

La data d’inizio dei laboratori, sabato 29 gennaio, coincide proprio con il quinto compleanno della Casa della Cultura, nuovo centro frutto di un percorso di rigenerazione urbana che ha recuperato gli spazi della vecchia scuola materna: una data simbolica, scelta per testimoniare una volontà di coinvolgimento delle generazioni più giovani all’interno dei processi creativi e culturali della città. “Grazie a questi laboratori, i ragazzi potranno diventare protagonisti e mettersi in gioco assecondando le loro passioni – scrivono gli organizzatori –. Alla fine del percorso, arriveranno a costruire una visione condivisa e creativa del futuro di Calderara, con mezzi e linguaggi differenti”.

Tra le attività, il laboratorio “(Ri)cicli del tempo, organizzato dall’associazione culturale Armonie in collaborazione con ReMida Bologna_Terre d’Acqua, coinvolgerà bambini e ragazzi nella costruzione da zero di uno strumento a percussione, partendo da materiali di riciclo come latte, tubi o stoffe. Poi, attraverso quegli stessi strumenti, si approfondirà lo studio di specifiche ritmiche, dalla musica afro ai ritmi sudamericani. Il gruppo, come accade in una vera orchestra, verrà suddiviso in sezioni e condotto da un direttore d’orchestra: la performance finale si terrà il 26 marzo in occasione dell’Ecofesta di Calderara.

Poi c’è Calderara a cubetti, a cura di Futurlab e Verso. Nel corso di questo percorso, i giovani potranno costruire insieme un doppio della città di Calderara su Minecraft, un videogioco che si svolge in un mondo 3D costituito da blocchi. Oltre al lato ludico, poi, i partecipanti saranno stimolati a sviluppare pensieri e riflessioni sul territorio in cui vivono, e fare proposte per la Calderara del futuro.

Il terzo percorso è invece “Nuovi sguardi sul cantiere”, a cura di Bangherang: pensato per la fascia tra i 18 e i 25 anni, il laboratorio permetterà ai ragazzi di cimentarsi nell’organizzazione di un evento vero e proprio, che verrà inserito nella programmazione della Casa della Cultura.

Infine, l’ultimo laboratorio è tutto dedicato ai giochi da tavolo: “Le città (in)vivibili”, a cura di Riccardo Pasquini, guiderà i bambini passo passo nella costruzione di un libro-gioco. Il tema? Tutte quelle piccole azioni quotidiane e le loro conseguenze nel mondo che ci circonda. Per far capire che tutti noi possiamo, nel nostro piccolo, fare la differenza.

Alice Facchini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)