I costi del Covid, "27 mila euro per mascherine, guanti e visiere"

L'Abilità, associazione milanese che si occupa di bambini con disabilità, fa i conti dei costi aggiuntivi causati dalla pandemia fino ad oggi. E per i primi sei mesi del 2021 si spenderà la stessa cifra

I costi del Covid, "27 mila euro per mascherine, guanti e visiere"

Tra le innumerevoli conseguenze economiche negative del Covid-19 c'è anche quella dei costi aggiunti per mascherine e guanti sui bilanci delle organizzazioni del terzo settore. L'Abilità, associazione milanese che si occupa di bambini con disabilità, ha raccontato sulla sua newsletter quanto sta incidendo questa voce di bilancio. “Da marzo a ottobre dello scorso anno i costi per i dispositivi di protezione e le santificazioni sono stati di 27 mila euro, e i costi preventivati per il nuovo anno, nei mesi compresi tra gennaio e giugno, si attestano a una cifra simile”. Tra l'altro i prezzi di mascherine e guanti, soprattutto durante il primo lockdown, sono lievitati. Ora, “fortunatamente i costi per gli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione – mascherine, guanti, camici, visiere sono diminuiti”, ma L'Abilità spenderà nei prossimi mesi 6 mila euro per l’acquisto dei tamponi rapidi.

“La prima fase dell’emergenza è stata drammatica -spiega Patrizia Basile, Covid Manager dell’Associazione e coordinatrice de La Casa di L’abilità- Non abbiamo dovuto solo misurarci con l’emergenza e con quanto essa ha comportato nei diversi servizi, ma anche con enormi difficoltà nel reperimento dei materiali, scarsissimi, costosissimi e talvolta del tutto inadeguati”.

Ma non è finita qui. “La gestione dell’emergenza ha significato anche dover fare i conti con la burocrazia (e con i suoi costi) e nello specifico con la vigilanza Ats e del Comune di Milano che hanno dettato linee guida per l’elaborazione di documenti specifici per il riavvio dopo il lockdown”.

A questo va aggiunto la stesura di 13 protocolli di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid 19 stilati a seconda delle diversi atti normativi nazionali o regionali.

“I protocolli sono stati diversificati, nel rispetto delle disposizioni di legge, a seconda dei servizi, in base alla tipologia delle attività e alle fragilità dei bambini che li frequentano -spiega Basile-. Per la Comunità, ad esempio, il protocollo prevede altissimi livelli di attenzione imposti dalla necessità di tutelare massimamente la salute dei bambini che vi risiedono e che vivono una condizione di estrema fragilità. Per questo motivo i tamponi sono previsti ogni 15 giorni, mentre negli altri servizi sono calendarizzati ogni 21 giorni”.

“Una trafila complessa quindi -conclude L'Abilità-, che ci assumiamo nella consapevolezza che stiamo lavorando per il benessere dei bambini con disabilità dei quali ci occupiamo quotidianamente. Un gesto di cura questo, che possiamo compiere anche grazie alle donazioni di Fondazioni private che, al momento, hanno coperto il circa 17% del fabbisogno totale”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)