I pupi antimafia di Angelo Sicilia e le ballate di Francesca Prestia per Lea Garofalo

“Teatro di impegno civile che vuole fare memoria viva sulle vittime delle mafie”: al museo Riso lo spettacolo, che è già stato presentato al pubblico in Calabria, Valle D'Aosta e Piemonte 

I pupi antimafia di Angelo Sicilia e le ballate di Francesca Prestia per Lea Garofalo

La bellezza poetica delle parole, dei canti e della musica popolare, incorniciata nello splendido atrio di Palazzo Belmonte Riso, per ricordare la storia di Lea Garofalo, collaboratrice di giustizia per 7 anni e vittima della 'ndrangheta. A fare rivivere in Sicilia alcuni passaggi della drammatica storia sono stati, ieri sera, con l'opera teatrale "Lea Garofalo", i Pupi Antimafia di Angelo Sicilia e le ballate di canti e musiche di Francesca Prestia. Lo spettacolo, scritto dai due artisti è, infatti, il risultato armonico e ben riuscito di due tradizioni popolari: da un lato i pupi antimafia  e dall'altro le ballate calabresi, con le musiche tradizionali rese dal vivo dalla chitarrina battente calabrese, dal flauto traverso e dalla tammorra. La performance artistica, promossa dall'assessorato regionale ai Beni culturali e all'identità siciliana e sostenuta e prodotta dal circuito di associazioni di Libera di Brianza, Monza e Bergamo come Lombardia e dalla Val D'Aosta ha inaugurato la rassegna artistica "Settembre al Riso".

"Questa è stata la nostra quarta tappa di questa opera, che è già stata in Calabria, Valle D'Aosta e Piemonte - dice Angelo Sicilia -. Non è la prima volta che rappresentiamo una vittima della mafia femminile, lo avevamo già fatto con Lia Pipitone. Lo spettacolo è importante perché si tratta di un teatro di impegno civile che vuole fare memoria viva sulle vittime delle mafie. Dopo esserci incontrati 4 anni fa a Lamezia Terme al festival Trame dedicato ai libri sulle mafie, con l'artista Francesca Prestia, è nata l'idea di unirci insieme e di scrivere l'opera nel ricordo questa volta di una vittima della mafia calabrese. Da una parte abbiamo, quindi, tutta la forza del teatro di figura con i pupi che raccontano una storia forte e impegnativa con un linguaggio narrativo semplice e dall'altro ci sono le profonde ballate musicali tradizionali di Francesca Prestia".

"Sono l'unica cantastorie popolare calabrese perché purtroppo la cultura in questo settore è ancora molto maschilista - sottolinea Francesca Prestia -. Mi piace molto la ricerca musicale legata alle figure di noti artisti che hanno dedicato alcune ballate solo alle donne; negli anni ho creato uno stile tutto mio, in cui prima di cantare racconto le storie con le musiche sempre molto legate alla tradizione calabrese.  La mia scelta è quella di lasciare dei messaggi a sostegno del mondo femminile oltre che della cultura e della bellezza. In questo caso, sono stata stimolata a scrivere e cantare la ballata di Lea Garofalo dopo avere letto un articolo su di lei in cui emergeva tutta la voglia di libertà di questa giovane donna che nonostante tutto sognava pure di andare in Australia. Da quel momento si è aperto un varco su un tema così forte delle donne  vittima di mafia e di varie sopraffazioni che mi ha spinto a portare avanti tante iniziative culturali. Stasera l'opera dedicata a Lea Garofalo insieme ai pupi di Angelo Sicilia è ricchissima di stimoli e spunti di riflessione nei suoi testi da cui emerge proprio il mondo maschile e femminile. Inoltre ho il piacere, questa volta, di dare la voce alle figure femminili delle Pupe antimafia".

Angelo Sicilia, maestro puparo palermitano, dal 2002 ha iniziato a rappresentare il tema della lotta contro la mafia attraverso l'opera dei suoi Pupi antimafia. Oggi ha realizzato più di 20 opere teatrali. Tra queste ricordiamo quelle di Peppino Impastato, Falcone e Borsellino, p. Pino Puglisi e Pio La Torre. Diversi sono stati finora i progetti portati avanti nelle scuole siciliane e le performance realizzate in varie parti d'Italia. Francesca Prestià, artista calabrese originaria di Catanzaro e musicista eclettica è la prima cantastorie calabrese. Tra le ultime sue performance avvenute in Italia e all'estero con un ricchissimo repertorio artistico, il 21 marzo 2018 per la Giornata della Memoria di LIBERA, ha tenuto lo spettacolo musico-teatrale “…tantu nui simu ‘e cchiù!” al Teatro Bibiena di Mantova.

Serena Termini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)