I ragazzi del 4H regalano uno spettacolo "online" agli ospiti della Santa Tecla

Case di riposo chiuse per l’emergenza Covid-19? Nessun problema, ci pensano i ragazzi del 4H ad “entrare”. Come? Con la fantasia e grazie alla tecnologia, usando una password particolare: quella delle emozioni.

I ragazzi del 4H regalano uno spettacolo "online" agli ospiti della Santa Tecla

Le case di riposo sono tra i luoghi che più hanno sofferto l’emergenza Coronavirus. La pandemia, in particolare, ha imposto a queste strutture – e a chi vive al suo interno – un isolamento forzato dal mondo, e quindi anche dagli affetti dei famigliari. Visite bloccate, contatti “schermati”, forti restrizioni: sono queste alcune delle imposizioni che il Covid-19 ha portato nelle strutture per anziani, dove il grande lavoro degli operatori – fatto di professionalità ma anche di grande umanità – è stato fondamentale per rendere meno traumatici questi mesi.

I ragazzi del Progetto 4H di Este hanno voluto pensare anche a questi “nonni” e hanno cercato di regalare loro un sorriso in un momento così difficile. Ci ha pensato “L’Albero dei Talenti” di Rosita Barbato, una delle attività di #rESTATE4everHappy, il ciclo di laboratori gratuiti che ha coinvolto una settantina di adolescenti atestini.

Guidati da Rosita, gli iscritti al laboratorio teatrale “L’Albero dei Talenti” hanno lavorato in particolare sulla vasta gamma di sentimenti che ogni ragazzo si trova a vivere. «Abbiamo provato a riconoscere, vivere ed esprimere le emozioni» spiega la docente «Per farlo, abbiamo fatto tesoro delle esperienze degli anziani della Fondazione Santa Tecla». Santa Tecla, storica realtà di Este (si trova in via Fogolari), ospita circa 240 anziani, autosufficienti e non.

La struttura atestina, fortunatamente, non ha registrato alcun caso di contagio in questa pandemia, ma è stata comunque messa a dura prova dall’emergenza Coronavirus. Spiega Rosita: «Qualche tempo fa gli ospiti della Santa Tecla avevano raccolto alcuni ricordi del passato, e in particolare avevano raccontato in un volume gli stati d’animo vissuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Ho voluto proporre quei testi ai ragazzi del laboratorio: ne sono rimasti talmente colpiti, che sono diventati degli spezzoni teatrali».

I partecipanti al laboratorio hanno messo in scena alcuni episodi di vita degli anziani di Santa Tecla, dando forma a sentimenti forti come la paura, l’angoscia, il terrore. Al termine del percorso, è quindi arrivato un “regalo” per la casa di riposo: con una videochiamata, i giovani attori hanno potuto offrire dal vivo la rappresentazione di quegli episodi. Attraverso lo schermo, gli ospiti di Santa Tecla hanno potuto assistere da spettatori ai loro ricordi, rivedendo sprazzi di vita passata e forse dimenticata. Il momento è stato chiaramente molto emozionante.

«Si è creato un ponte tra le generazioni» spiega psicologa Silvana Lionetto, parte dell'equipe psicoeducativa che ha accompagnato la partecipazione degli anziani di Fondazione Santa Tecla a “L'albero dei talenti” «Circa 25 anziani hanno assistito, sullo schermo gigante del nostro salone polivalente, allo spettacolo teatrale dei ragazzi: felici di vedere “rappresentati” frammenti della propria storia, soddisfatti nel sentirsi riconosciuti e rinforzati quali portatori di valori sociali e gioiosamente incuriositi dalla freschezza con la quale i ragazzi hanno vivificato i loro racconti.

Per i nostri anziani è stata un'esperienza molto positiva: ringraziamo organizzatori e partecipanti. E speriamo che si possa ripetere».

Sono in tutto 68 gli iscritti ai 6 laboratori - tutti gratuiti e organizzati tra l’ex Chiesetta dell’Annunziata e il Museo Nazionale Atestino - proposti dal progetto #rESTATE4everHappy, declinazione “estiva” del progetto “4H – Scaliamo il futuro”, finanziato dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile (la cui attuazione è affidata all’impresa sociale Con i Bambini). Questo progetto, che vede come capofila la Fondazione Irea con il Comune di Este, si propone di intervenire sulla povertà educativa creando una comunità educante nel territorio dell’Estense. Le 4 h stanno per Human, Hub, Hotspot, Help: quattro parole chiave su cui si basa il progetto che ha l’obiettivo di promuovere il benessere dei giovani nella fascia di età che va dagli 11 ai 14 anni.

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Fonte: Comunicato stampa