Il servizio civile? "Deve essere volontario"

I ragazzi che partecipano ai progetti messi a bando dalla rete Asc Aps si esprimono sull'obbligatorietà del servizio. E su altro: nella scelta prevalgono ragioni di crescita personale ma anche il desiderio di entrare nel mondo del lavoro.  A due mesi dall'inizio, si dichiarano molto soddisfatti dell’esperienza

Il servizio civile? "Deve essere volontario"

Perché i giovani scelgono il servizio civile? Risponde al quesito il secondo rapporto di monitoraggio, curato da Elisa Simsig, sui ragazzi che stanno partecipando ai progetti messi a bando nel 2020 dalle associazioni aderenti alla rete Asc Aps e che hanno avviato la loro esperienza lo scorso 25 maggio. Come avviene dal 2009, alla fine del secondo mese di servizio, i giovani partecipano al primo dei tre step compilando un questionario su una piattaforma dedicata. “I dati si confermano simili in tutti i 12 monitoraggi, fatti a cadenza annuale dal 2009: - commenta l’organizzazione - le ragioni di crescita personale ed altruistiche superano di gran lunga quelle utilitaristiche, legate al compenso e al desiderio di entrare nel mondo del lavoro”.

Sulla scelta “ormai stabilmente negli anni, le motivazioni rimangono le stesse: - si legge nel focus -  il 21% cerca un percorso di crescita personale; il 14% ricerca nuove esperienze;  il 14% lo sceglie per entrare nel mondo del lavoro; il 13% vuole approfondire la formazione; il 12% vuole guadagnare qualcosa; il 7% per fare quello che piace; il 5% per mettersi alla prova”.

Il questionario sollecita anche l’opinione dei ragazzi sulla possibilità di rendere obbligatorio il servizio civile. Alla domanda: “Secondo te il servizio civile dovrebbe essere obbligatorio o volontario?”, il 92% degli operatori in servizio ha risposto “volontario”.

Inoltre, a due mesi dall'inizio, i ragazzi in servizio si dichiarano molto soddisfatti dell’esperienza, cui danno il voto 8,0, anche in questo caso a conferma di quanto rilevato ogni anno dal 2009.

Sono in maggioranza femmine (65%), sono in generale con un buon livello di scolarizzazione: 39% è laureato, 56% è diplomato, 5% possiede la licenza media. I volontari sono in prevalenza studenti (41%) o senza lavoro (il 22% in cerca di prima occupazione, il 13% disoccupati); tra quelli che lavorano, corrispondenti a circa un quarto dei giovani, una larga maggioranza svolge lavori saltuari. La maggioranza di chi partecipa al servizio civile, il 57%, ha esperienza di attività di volontariato; gli altri, che comunque rappresentano una buona quota, ne sono digiuni.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)