Inclusione scolastica, arriva il nuovo Pei: cosa c'è e cosa manca, secondo Fish

Il ministero dell'Istruzione ha inviato alle scuole il nuovo modello per la stesura del Piano educativo individualizzato, rivisto e corretto dalle associazioni. Fish: “Accolte in parte le nostre istanze, altre restano irrisolte: tra queste, la somministrazione dei farmaci”

Inclusione scolastica, arriva il nuovo Pei: cosa c'è e cosa manca, secondo Fish

È stato trasmesso ieri dal ministero dell'Istruzione, alle scuole di ogni ordine e grado, il nuovo modello di piano educativo individualizzato che dovrà essere adottato per il prossimo anno scolastico. “Nel decreto ritroviamo alcune conferme rispetto alle istanze presentate dalle associazioni in questi ultimi intensi mesi di confronto; alcune, però, sono mancanti, come ad esempio: la somministrazione non specialistica dei farmaci, estremamente connessa con una condizione di disabilità”, commenta Vincenzo Falabella, presidente della Fish. Non solo: “Sono mancanti anche le Linee guida sul Profilo di funzionamento che tengano conto della condizione di disabilità dei singoli alunni, ma anche delle situazioni di contesto ambientale previste in modo innovativo dalla Convenzione Onu sui diritti delle Persone con disabilità”.

Continua Falabella: “Quanto alla previsione positiva del finanziamento per l’aggiornamento del personale scolastico, essa dovrà essere completata con apposita normativa, attualmente inesistente, sulla formazione iniziale di tutto il personale scolastico sulle didattiche inclusive”. A ciò si dovrà aggiungere “l’istituzione di un'apposita classe di concorso per i docenti per il sostegno didattico, come previsto dal Piano nazionale firmato qualche giorno fa dalla ministra Azzolina”.

Il bilancio è comunque, in generale, positivo: “Bisogna riconoscere che i nuovi strumenti adottati dal Pei permetteranno, su tutto il territorio nazionale, di avere un linguaggio comune e univoco, con l’obiettivo di superare discrezionalità, approssimazione, disomogeneità, nell’ottica di poter rendere sempre più esigibili i diritti dei nostri ragazzi e ragazze con disabilità - conclude Falabella - Per questo, la Fish continuerà a confrontarsi con il ministero, con il consueto atteggiamento collaborativo, per trovare le soluzioni più efficaci”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)